Lavori vietati in gravidanza

Isabella Policarpio

13/10/2020

Qui l’elenco dei lavori e delle mansioni vietati durante la gravidanza poiché pericolosi per la salute della donna e del bambino.

Lavori vietati in gravidanza

Le donne in gravidanza hanno diritto ad una tutela rafforzata in ambito lavorativo: molti lavori sono vietati durante la gestazione e possono esserlo anche specifiche mansioni o processi. In particolare le tutele speciali scattano per i lavori pericolosi, faticosi ma anche per turni stressanti e lavoro notturno.

In tutti questi casi si può chiedere la maternità anticipata.

Spetta al datore di lavoro garantire la sicurezza della dipendente in gravidanza e, quando è possibile, adibire a mansioni meno gravose (anche se ciò in alcuni casi si traduce in un demansionamento). L’inosservanza delle leggi sulla tutela della gravidanza è punibile con l’arresto fino a 6 mesi.

Quali lavori sono pericolosi per le donne in gravidanza

Materie prime e materiali utilizzati sul luogo di lavoro, mansioni e pratiche possono provocare un danno alla donna gestante e al bambino, per questo alcune attività sono considerate per loro natura pericolose e quindi vietate durante tutta la gravidanza (in alcuni casi anche dopo il parto).

Anche la postura seduta prolungata può essere dannosa per la donna in gravidanza (ad esempio i videoterminalisti) perché facilitano le infiammazioni e il rischio di trombosi ed embolie degli arti inferiori. Le lavoratrici incinte non possono lavorare per orari prolungati, turni che inducono affaticamento mentale e fisico e ovunque ci sia la possibilità di entrare in contatto con agenti pericolosi, tossici o radioattivi.

Il datore, ove possibile, deve modificare l’organizzazione del lavoro in modo da tutelare la donna gestante assicurando pause più frequenti, posizioni comode e così via. Dove, invece, la natura del lavoro non è compatibile con la gravidanza scatta il divieto assoluto.

Tutti i lavori vietati (e le fonti normative)

Lavori e mansioni vietati alle donne in gravidanza sono contenuti in diversi leggi e decreti che si sono succeduti negli anni. La normativa generale è il D.P.R. 1026/76 che all’articolo 5 elenca i lavori considerati pericolosi e insalubri:

  • lavori su scale ed impalcature mobili e fisse;
  • lavori che comportano una stazione in piedi per più di metà dell’orario o che obbligano ad una posizione particolarmente affaticante;
  • lavori con macchina mossa a pedale, o comandata a pedale, quando il ritmo del movimento sia frequente, o esiga un notevole sforzo;
  • lavori di assistenza e cura degli infermi nei sanatori e nei reparti di malattie infettive e per malattie nervose e mentali durante la gestazione e fino a 7 mesi dopo il parto;
  • lavori di monda e trapianto del riso.
    Lavori vietati in gravidanza
    Lavori vietati alle lavoratrici madri (Artt.7 e 8, D.Lgs.151/2001)

Altra fonte normativa è il D.Lgs.151/2001 dove agli articoli 7 e 8 sono elencate le attività vietate alle gestanti (in allegato l’elenco completo): ovvero le mansioni che espongono ad agenti chimici, fisici e biologici pericolosi, ad esempio contenitori sotto pressione, radiazioni, agenti geneticamente modificati, sostanze e preparati classificati tossici.

Lo stesso decreto legislativo prevede anche i processi lavorativi che le donne incinte non possono svolgere. In questi casi il divieto si riferisce solo a specifiche fasi del processo produttivo e non all’attività nel suo complesso. A titolo esemplificativo e non esaustivo sono i seguenti (l’elenco completo nel documento allegato):

  • lavori di fabbricazione e di manipolazione di dispositivi, ordigni ed oggetti diversi contenenti esplosivi;
  • lavori in serragli contenenti animali feroci o velenosi nonché condotta e governo di tori e stalloni;
  • mansioni di mattatoio;
  • manipolazione di apparecchiature di produzione, di immagazzinamento o di impiego di gas compressi, liquidi o in soluzione;
  • lavori su tini, bacini, serbatoi, damigiane o bombole contenenti agenti chimici pericolosi;
  • mansioni che comportano rischi di crolli e allestimento e smontaggio delle armature esterne alle costruzioni.

A questi si aggiungono poi le mansioni svolte all’interno di pozzi, cisterne, miniere, su scale ed impalcature mobili e fisse e la manovalanza pesante.

Lavoro notturno quando e per quanto tempo è vietato

Alle donne in gravidanza è sempre vietato svolgere il lavoro notturno dalle 24.00 alle 6.00 del mattino. Il divieto si estende dal momento dell’accertamento della gravidanza fino al compimento di un anno di età del figlio e serve a tutelare la donna e il diritto alla genitorialità.

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