La Russia invaderà l’Ucraina: ecco cosa faranno gli Stati Uniti

Luna Luciano

19/02/2022

19/02/2022 - 10:41

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Aumentano le esplosioni in Donbass. Sembra non ci siano più dubbi sull’imminente invasione della Russia in Ucraina. Ecco cosa sta accadendo e cosa minacciano gli Stati Uniti.

La Russia invaderà l’Ucraina: ecco cosa faranno gli Stati Uniti

Suonano le sirene. È stata ordinata l’evacuazione di massa in Donbass, al confine tra Russia e Ucraina. Il programma sarebbe di evacuare 700mila civili dalla zona di confine. Kiev teme che sia vicino un attacco militare russo.

Sono ormai centinaia le violazioni del cessate il fuoco registrate tra la notte del 18 febbraio e questa mattina, 19 febbraio. Si sono susseguite le scariche di artiglieria per tutta la notte e una potente autobomba sarebbe stata fatta esplodere in Donbass: i filorussi e gli ucraini si accusano a vicenda.

E se la diplomazia internazionale cerca di giocare la propria partita e Biden minaccia ripercussioni, venti gelidi di guerra calano sulla regione al confine tra Russia e Ucraina: l’invasione sembra quindi imminente, bisogna solo capire quando. Ecco cosa sta accadendo in queste ore in Oriente e cosa minacciano gli Stati Uniti.

Russia e Ucraina: rischio d’invasione, escalation di violenze in Donbass

Nelle ultime ore si è registrata un’escalation di violenze al confine tra la Russia e l’Ucraina. Nella tarda serata di venerdì 18 febbraio l’Osce (l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa) ha registrato un preoccupante aumento delle violazioni del cessate il fuoco nella regione. Nelle due aree indipendenti, Donetsk e Lugansk, sono state segnalate circa 222 violazioni con 135 esplosioni nella prima area, e ben 648 violazioni, comprese 519 esplosioni nella seconda zona. La vecchia jeep del capo della Milizia del popolo Denis Sinenkov, parcheggiata e vuota davanti alla sede del governo a Donetsk è stata fatta esplodere. Non c’è stato alcun ferito ma cresce la paura nella popolazione.

E tra il suono lacerante delle sirene i filorussi e gli ucraini si accusano a vicenda delle esplosioni. Un soldato dell’esercito ucraino è stato ucciso da un colpo d’artiglieria nell’est del Paese, durante un fuoco incrociato con le milizie filorusse della autoproclamate repubbliche del Donbass. Aumenta la tensione tra i due Paesi e ormai si dà per certo un attacco russo.

Russia e Ucraina: perché l’invasione sembra imminente

Sembra ormai imminente l’invasione della Russia in Ucraina, bisogna solo capire quando. I segnali ci sono tutti. Il Cremlino ha ordinato di evacuare la regione del Donbass, preparandosi ad accogliere i profughi consanguinei, mentre Kiev si prepara alla possibile invasione con un piano di evacuazione della propria popolazione. L’aumento delle violazioni del cessate il fuoco fa temere per il peggio. La Russia accusa l’Ucraina di aver condotto attacchi e sabotaggi agli impianti chimici, Kiev nega che ci sia del vero e accusa i ribelli filorussi di propaganda.

All’aumentare delle tensioni, mentre la diplomazia cerca di destreggiarsi nella spinosa e scivolosa situazione e Putin si esibisce i giochi di forza, nel Donbass, la striscia orientale dell’Ucraina occupata da ribelli filorussi, va prendendo forma “una narrazione pericolosa”. I leader dell’autoproclamata repubblica filorussa di Lugansk e Donetsk hanno proclamato la mobilitazione generale sul loro territorio. I militari governativi ucraini e i ribelli separatisti filorussi del Donbass si sono nuovamente accusati reciprocamente di attacchi.

La narrazione strumentalizzata dai media russi ha aperto alle evacuazioni di massa. Con il piano di evacuazione di 700mila civili dalla zona di confine, si potrebbe quindi creare l’occasione perfetta per un’eventuale invasione dell’esercito russo. Infatti con l’area vuota non si rischierebbe di fare vittime fra la popolazione consanguinea.

Russia e Ucraina: ecco cosa faranno gli Stati Uniti e la NATO

Se Mosca dovesse invadere Kiev, “la pagherà cara”. Sono queste le parole twittate dal Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, dopo una videoconferenza durata 45 minuti con i leader alleati di Unione Europea e NATO. La Russia però può ancora scegliere la strada della diplomazia.

Il presidente degli Stati Uniti ha dichiarato che la NATO e l’UE hanno concordato sul supporto all’Ucraina, continuando gli sforzi diplomatici, e affermando che si è pronti a “imporre costi massicci alla Russia se dovesse scegliere un ulteriore conflitto”. Una scelta che renderebbe il Paese di Vladimir Putin colpevole di una “guerra catastrofica”. Per la prima volta dall’inizio della crisi, Joe Biden avrebbe quindi dichiarato con fermezza la determinazione del Presidente russo di invadere l’ex repubblica sovietica. A confermarlo sarebbero state le “forti risorse di intelligence” americane.

Intanto a Monaco si apre la prima conferenza per la sicurezza senza Mosca. Il presidente ucraino Zelensky parlerà con il primo ministro britannico Boris Johnson, con il cancelliere tedesco Olaf Scholz e con la vicepresidente USA Kamala Harris, per concordare sul procedere del supporto militare all’Ucraina. Domani il presidente francese Macron avrà un colloquio via telefonica con b mentre il segretario di stato americano Antony Blinken ha accettato l’invito del collega russo Sergej Lavrov per incontrarsi il 23 febbraio, a meno che la Russia non invada prima l’Ucraina.

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