Nonostante le ultime pubblicazioni sui dati PMI abbiano mostrato segni di stabilizzazione del settore, rimangono ancora sensibilmente al di sotto della soglia 50 che separa contrazione/espansione, così l’attenzione del dibattito torna ancora una volta sulla Banca Centrale Europea. Anche la discussione sul possibile taglio ai tassi di deposito ha ripreso ad accendersi, come effetto del calo del tasso di inflazione e l’andatura pacata del meeting di maggio da parte della BCE.
A questo proposito, gli economisti Europei di Morgan Stanley prevedono la possibilità di un ulteriore taglio ai tassi di rifinanziamento da parte della BCE durante il mese di giugno. Più difficile, invece, immaginare un taglio ai tassi sui depositi.
Scrive la banca in una nota:
"Di conseguenza, ci aspettiamo che l’Euro possa essere messo sotto pressione. L’Euro potrebbe essere messo in difficoltà tanto dal tema attuale di liquidità della banca, quanto dalla prospettiva di un possibile allentamento della politica monetaria della BCE."
D’altra parte, invece, Morgan Stanley ritiene che l’allusione di Bernanke alla possibilità che la Fed riduca il QE nel giro dei prossimi due mesi, insieme alle minute FOMC che mostrano come sia aumentato il favore riguardo alla riduzione del programma; sono tutti segni che la Fed sta adottando una direzione più "hawkish" e attenta all’inflazione.
Sul cambio Euro/Dollaro, prevede ancora la banca: "se i dati [USA] dovessero risultare oltre le attese, specie quelli sul mercato del lavoro, allora ci aspettiamo che il Dollaro continui il rally su una base ampia delle valute dei paesi del G10".
Non a caso, infatti, nelle note ai clienti Morgan Stanley continua a mantenere la view ribassista su Euro/Dollaro con target a 1.26 nel prossimo mese.
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