La forte crescita di borsa dei titoli appartenenti al comparto tecnologico dell’intelligenza artificiale preoccupa gli analisti riguardo il formarsi di una possibile bolla finanziaria.

Buona parte della ripartenza degli indici azionari statunitensi è stata generata dall’incredibile aumento dell’interesse degli investitori nei confronti delle aziende operative nel settore dell’intelligenza artificiale.
Alcuni analisti si mostrano preoccupati riguardo l’estensione grafica di molte azioni quotate nella borsa statunitense aventi a che fare con l’AI. Sebbene sia probabilmente troppo presto per parlare di vera e propria bolla finanziaria, sembrano esserci tutti i pretesti per una sua progressiva formazione.
Nonostante non sia perfettamente rappresentativo dei titoli aventi a che fare con l’intelligenza artificiale, molti analisti utilizzano l’indice tecnologico Nasdaq per monitorare il sentiment del settore, paragonandolo ad alcuni ETF che mirano a soppesare l’esposizione nei confronti dell’AI.
Cosa spinge al rialzo i prezzi dei titoli legati al mondo AI?
L’investimento delle risorse delle big tech USA nell’implementazione delle tecnologie AI a supporto dei business aziendali ha scatenando un’ondata di acquisti sul comparto azionario senza precedenti. Nel 2023, i titoli delle aziende maggiormente attive nel settore dell’intelligenza artificiale hanno contabilizzato importanti aumenti in conto capitale: Microsoft, ad esempio, dai minimi del 2023 ha registrato una crescita superiore al 40%, avvicinandosi nuovamente ai propri massimi assoluti, nonostante le difficoltà economiche del momento.
Per tale ragione sono in molti gli analisti a sostegno dell’idea che, sul comparto finanziario legato all’intelligenza artificiale, si stia formando una nuova bolla finanziaria. Michael Hartnett, di Bank of America, sostiene che la bolla stia già iniziando a formarsi, mostrandosi preoccupato riguardo le conseguenze che un aumento dei tassi della Fed potrebbe causare.
Osservando però le bolle passate, si nota facilmente come quella dell’AI sia ancora relativamente piccola, ai suoi albori. Tuttavia, l’estensione grafica di aziende come Microsoft (MSFT) e Nvidia Corp. (NVDA) spaventa gli analisti tecnici di fronte alla possibilità che il business dell’intelligenza artificiale non riesca a giustificare l’enorme afflusso di investimenti attuali.
Nasdaq e Xtrackers Artificial Intelligence and Big Data ETF: cosa sta accadendo al settore dell’AI?
L’indice tecnologico statunitense ha registrato da inizio anno un guadagno del 25%, nonostante i timori recessivi. Anche l’’ETF Xtrackers Artificial Intelligence and Big Data ha registrato un rendimento che si attesta intorno al 25%. Prendendo invece come riferimento il Nasdaq equal weigheted, notiamo che l’indice ha registrato solo una performance del 7% da inizio anno.
In sostanza, buona parte della spinta registrata dall’indice dei titoli tecnologici è dovuta alla forte crescita borsistica dei titoli legati al comparto dell’intelligenza artificiale, specialmente le big tech, alimentando i timori legati al fatto che si stia creando una nuova bolla speculativa.

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