Il patrimonio di Jair Bolsonaro, l’ex presidente del Brasile condannato a 27 anni di carcere

Money.it Guide

12 Settembre 2025 - 12:53

Ecco quanto guadagna Jair Bolsonaro, il controverso ex presidente del Brasile condannato a 27 anni di carcere per tentato colpo di stato e altri reati.

Il patrimonio di Jair Bolsonaro, l’ex presidente del Brasile condannato a 27 anni di carcere

Il Brasile ha da poco scritto una pagina senza precedenti della sua storia politica: l’ex presidente Jair Bolsonaro è stato condannato a 27 anni e 3 mesi di reclusione dalla Corte Suprema per aver tentato di sovvertire l’ordine democratico dopo la sua sconfitta elettorale di 3 anni fa. Questo verdetto lo rende il primo ex presidente brasiliano a essere giudicato colpevole di un tentativo di colpo di Stato, segnando un punto di non ritorno nella lotta contro l’autoritarismo nel Paese.

La condanna, che arriva dopo un lungo processo, ha sollevato polemiche politiche interne e tensioni internazionali, con gli Stati Uniti che hanno criticato la decisione e minacciato sanzioni. Nonostante ciò, il presidente Lula - che ha anche minacciato risposto a tono a Trump - e la Corte hanno confermato le condanne.

Per Jair Bolsonaro, quindi, si apre l’ennesimo nuovo capitolo di una storia controversa, fatta di potere ma anche di ricchezze. Ecco, allora, chi è e quanto guadagna l’ex presidente del Brasile, oggi alle prese con una condanna senza precedenti.

Bolsonaro e la condanna a 27 anni di carcere

Dicevamo della sentenza storica: Jair Bolsonaro è stato condannato a 27 anni e 3 mesi di reclusione per aver orchestrato un tentativo di colpo di Stato dopo la sua sconfitta alle elezioni del 2022.

La Corte ha ritenuto che Bolsonaro avesse guidato una cospirazione volta a impedire l’insediamento del presidente eletto Luiz Inácio Lula da Silva, utilizzando una «organizzazione criminale armata» per minare le istituzioni democratiche del Paese.

Le accuse includono, quindi, il tentativo di sovvertire l’ordine democratico, la partecipazione a un’organizzazione criminale e il danneggiamento di beni pubblici. La sentenza è stata emessa a maggioranza, con un solo giudice dissenziente, il che lascia aperta la possibilità di ricorsi.

Bolsonaro, attualmente agli arresti domiciliari, dal canto suo ha dichiarato di essere vittima di una «caccia alle streghe» politica e ha annunciato - ovviamente - l’intenzione di presentare appello contro la sentenza. Nonostante la condanna, ha anche espresso la volontà di candidarsi alle elezioni presidenziali del 2026, sebbene sia ineleggibile fino al 2030 a causa di una precedente decisione della Corte Suprema che lo aveva già dichiarato ineleggibile per abuso di potere politico e uso improprio dei media durante la sua presidenza.

La biografia dell’ex presidente del Brasile

Ma questo è solo l’ultimo capitolo (per il momento) di una vita «intensa», se così la si vuole considerare. Nato il 21 marzo 1955 a Glicério, nello stato di San Paolo, Jair Bolsonaro è figlio di immigrati italiani: i nonni materni provenivano dalla Toscana, mentre quelli paterni erano originari del Veneto e della Calabria. Cresciuto in una famiglia con radici europee, ha sviluppato fin da giovane un forte senso di identità nazionale e un interesse per la politica e le forze armate.

Dopo aver completato le scuole superiori, si è diplomato all’Accademia Militare Agulhas Negras, la più prestigiosa del Brasile, dove ha intrapreso la carriera militare come paracadutista. Durante gli Anni ’80, ha servito nell’esercito e ha acquisito notorietà per le sue posizioni conservatrici e per le critiche alla gestione delle forze armate, che lo portarono a essere arrestato nel 1986 per aver scritto un articolo contro i bassi salari militari.

La sua carriera politica è iniziata nel 1988, quando è stato eletto consigliere comunale a Rio de Janeiro. Successivamente, è stato eletto deputato federale, incarico che ha ricoperto per sette legislature consecutive. Durante questo periodo, ha guadagnato notorietà per le sue posizioni nazionaliste, conservatrici e per le critiche al sistema politico tradizionale. Nel 2018, ha deciso di candidarsi alla presidenza del Brasile come rappresentante del Partito Social-Liberale, ottenendo una vittoria storica con il 55,5% dei voti al secondo turno. La sua campagna si è basata su promesse di combattere la corruzione, rafforzare la sicurezza e promuovere valori tradizionali.

Durante la sua presidenza (2019-2023), Bolsonaro ha adottato politiche di destra in vari settori, tra cui l’ambiente, la salute e l’economia. La sua gestione della pandemia di COVID-19 è stata particolarmente controversa, con accuse di negligenza e di minimizzazione della gravità della crisi sanitaria, che hanno portato a oltre 300.000 morti giudicate evitabili. Inoltre, le sue politiche ambientali sono state criticate per aver incentivato la deforestazione dell’Amazzonia e per aver indebolito le normative di protezione ambientale.

Nel 2022 ha cercato la rielezione, ma è stato sconfitto da Luiz Inácio Lula da Silva al secondo turno. La sua sconfitta ha scatenato proteste tra i suoi sostenitori, culminate nell’assalto alle sedi del potere a Brasilia il 8 gennaio 2023. Nonostante le accuse di coinvolgimento nell’organizzazione di questi disordini, Bolsonaro ha sempre negato ogni responsabilità. Ma la vicenda non si è chiusa lì.

Nel febbraio 2025, è stato accusato di aver pianificato in prima persona il colpo di Stato tentato per ribaltare il risultato delle elezioni e di aver partecipato a un’organizzazione criminale armata. Dopo sette mesi, ecco la condanna.

Attualmente agli arresti domiciliari, Bolsonaro ha dichiarato di essere vittima di una persecuzione politica e ha annunciato l’intenzione, come anticipato, di presentare appello contro la sentenza.

Lo stipendio (che fu) e il patrimonio di Jair Bolsonaro

Durante il suo mandato come presidente del Brasile, Jair Bolsonaro percepiva uno stipendio annuale di circa 56.185 euro, una cifra modesta se confrontata con quella di altri leader mondiali del G20, ma che rispecchiava la realtà economica del Paese sudamericano. Tuttavia, al termine del suo incarico, il suo patrimonio personale risultava significativamente aumentato rispetto ai circa 350.000 euro dichiarati nel 2018, anno della sua elezione.

Secondo le dichiarazioni ufficiali del 2022, Bolsonaro possedeva beni per un valore complessivo di oltre 2,3 milioni di reais, equivalenti a circa 400.000 euro, comprendenti cinque immobili (quattro a Rio de Janeiro e uno a Brasilia), veicoli, conti correnti e investimenti finanziari.

Oltre a questi beni dichiarati, è emerso che Bolsonaro aveva ricevuto doni di valore considerevole durante il suo mandato. Un’inchiesta della Polizia Federale ha rivelato che gioielli e altri regali ricevuti da famiglie reali del Golfo Persico, per un valore stimato di 6,8 milioni di reais (circa 1,14 milioni di euro), sono stati utilizzati per finanziare spese personali, inclusi trasferimenti di denaro verso conti esteri. Inoltre, un altro set di gioielli, tra cui un orologio Rolex in oro bianco, è stato valutato 500.000 reais, pari a circa 89.000 euro.

Questi beni sono stati oggetto di controversie legali, con le autorità brasiliane che hanno accusato Bolsonaro di appropriazione indebita e malversazione di beni dello Stato. La sua difesa ha sostenuto che i regali erano di natura diplomatica e non destinati a scopi personali, ma le indagini hanno sollevato dubbi sulla legittimità delle acquisizioni.

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