Istat su import ed export. Ecco il punto della situazione su importazioni ed esportazioni dell’Italia secondo il report dell’Istituto Nazionale di Statistica.
L’Istat rilascia i dati su import ed export dell’Italia relativi al mese di giugno 2016 ed essi mostrano un nuovo calo del Made in Italy. I dati Istat di giugno, confrontati con quelli del mese precedente, fanno osservare infatti un lieve calo congiunturale dell’export dello 0,4%.
Stazionaria invece la situazione relativa all’import dell’Italia, il quale, secondo i dati Istat, non ha registrato alcuna flessione (0,0%). La bilancia commerciale dell’Italia ha mostrato dunque un surplus di 4,7 miliardi di euro, un surplus di gran lunga superiore rispetto a quello registrato nella rilevazione Istat di giugno (+2,8 miliardi di euro).
Esportazioni made in Italy in calo, importazioni stazionarie e surplus commerciale in aumento: questi i principali dati del report Istat pubblicato nella giornata odierna. Vediamo allora tutti i dettagli della relazione dell’Istituto Nazionale di Statistica relativi alle importazioni e alle esportazioni dell’Italia.
Istat: ecco perché l’export dell’Italia si è ridotto
Secondo il report Istat, la flessione dell’export italiano è da imputare ad un calo delle vendite sui mercati europei, un calo di 0,9 punti percentuali. A pesare sull’export, poi, è stato anche un aumento delle vendite verso i mercati non-UE dello 0,3%. Il report Istat ha inoltre segnalato una diminuzione dell’1,3% dei beni di consumo e una diminuzione dell’1,2% dei beni intermedi, mentre i prodotti energetici e i beni strumentali hanno registrato una crescita rispettivamente del +4,7% e +0,8%.
Export italiano su base trimestrale: i dati Istat
Il report Istat ha fornito anche una panoramica sull’andamento trimestrale di import ed export in Italia. Nel secondo trimestre del 2016 le esportazioni hanno segnato un +2,6%, un incremento superiore rispetto a quello invece registrato dalle importazioni che sono cresciute dell’1,8%. Su base trimestrale la crescita dell’export è stata determinata sia dall’aumento delle vendite nei paesi UE (+2,1%), sia dall’incremento delle vendite nei paesi extra-UE (+2,9%). Il settore che, secondo l’Istat, ha registrato l’espansione più importante (+15,2%) è stato quello dei prodotti energetici.
Istat: flessione tendenziale di import ed export
A giugno 2016 la flessione tendenziale dell’export (-0,5%) è da imputare, secondo l’Istat, esclusivamente all’area extra-UE (-2,8%), poiché l’area UE è risultata in crescita dell’1,3%. Il tutto mentre la diminuzione tendenziale dell’import (-6,1%) è stata determinata principalmente dall’area extra Ue (-13,0%) e dagli acquisti di prodotti energetici (-27,6%).
Istat: i dati sui singoli settori dell’export italiano
Secondo l’Istat, a registrare un calo nel settore export sono state soprattutto le vendite di prodotti petroliferi raffinati che hanno segnato una flessione negativa del 34,7%. L’export relativo ai mezzi di trasporto - esclusi autoveicoli - ha invece registrato un incremento dell’11,9%. Anche i dati Istat relativi ai prodotti dell’agricoltura, della silvicoltura e della pesca hanno contrastato il calo tendenziale dell’export registrando un +8,1%.
A giugno 2016, secondo l’Istat, le esportazioni verso paesi MERCOSUR (-18,2%), Turchia (-12,6%) e Belgio (-11,2%) hanno registrato un significativo calo tendenziale. Le vendite verso il Giappone sono invece aumentate del 17,0%. Infine, secondo il report Istat, nel primo semestre del 2016 l’avanzo commerciale ha toccato quota 23,3 miliardi di euro (+35,5 miliardi al netto dei prodotti energetici).
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