Invalidità del professionista: quali prestazioni?

Noemi Secci

22 Ottobre 2018 - 21:08

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A che cosa ha diritto il professionista invalido: assegno e pensione d’invalidità, pensione d’inabilità, prestazioni di assistenza.

Invalidità del professionista: quali prestazioni?

Anche i liberi professionisti, come la generalità dei lavoratori dipendenti, hanno diritto a particolari sostegni al reddito nel caso in cui, a seguito di un’infermità o di una menomazione, diventino invalidi o inabili: in pratica, al professionista spetta un assegno mensile nel caso in cui subisca una riduzione o la perdita della capacità lavorativa, o più precisamente della capacità all’esercizio della professione.

Il diritto agli assegni ed alle pensioni d’invalidità e inabilità non è, però, uguale per tutti i professionisti, ma cambia a seconda della cassa di previdenza a cui l’interessato è iscritto: gli avvocati, ad esempio, hanno diritto alla pensione d’invalidità con 5 anni di contributi, mentre i commercialisti solo se hanno alle spalle 10 anni di versamenti.

Anche il calcolo delle prestazioni spettanti per inabilità e invalidità è differente a seconda della cassa di previdenza a cui si è iscritti, in quanto cambiano le modalità di calcolo della pensione: ma procediamo con ordine, e vediamo, per l’invalidità del professionista, quali prestazioni spettano.

Inabilità e invalidità iscritti alla gestione separata

I professionisti iscritti alla gestione separata dell’Inps hanno diritto alle stesse prestazioni per invalidità spettanti alla generalità dei lavoratori iscritti alle gestioni facenti capo all’Inps.
In particolare, spettano:

  • l’assegno ordinario d’invalidità, nel caso in cui la capacità lavorativa del professionista iscritto sia ridotta a meno di un terzo, e l’iscritto possieda almeno 5 anni di contributi, di cui tre versati nell’ultimo quinquennio; l’assegno è calcolato allo stesso modo della futura pensione;
  • la pensione d’inabilità, nel caso in cui all’interessato sia riconosciuta l’assoluta e permanente impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa; la prestazione è calcolata come la futura pensione, ma con delle maggiorazioni.

Inabilità e invalidità ingegneri

Inarcassa, la cassa di previdenza degli ingegneri, garantisce agli iscritti la copertura assicurativa per le gravi patologie ed i grandi interventi, grazie a una polizza sanitaria di base.

La cassa riconosce, inoltre:

  • un’indennità per inabilità temporanea, per le malattie che durano oltre i 40 giorni, per un massimo di 9 mesi;
  • la pensione di invalidità, nel caso in cui la capacità all’esercizio della professione dell’interessato sia ridotta a meno di un terzo, sempre che il professionista abbia maturato almeno 5 anni di contributi; se l’invalidità deriva da un infortunio, non occorre rispettare il requisito contributivo;
  • la pensione di inabilità, se l’ingegnere iscritto perde in modo totale e permanente la capacità all’esercizio della professione; per il diritto alla pensione d’inabilità occorrono almeno 2 anni di contributi; se l’inabilità deriva da un infortunio, non occorre rispettare il requisito contributivo.

Inabilità e invalidità commercialisti

Cnpadc, la cassa di previdenza dei dottori commercialisti, garantisce agli iscritti numerose prestazioni di assistenza, come interventi a favore dei portatori di handicap, per il rimborso delle spese infermieristiche, per l’assistenza domiciliare e per gli stati di bisogno in genere.

Per quanto riguarda la riduzione della capacità all’esercizio della professione, la cassa riconosce:

  • la pensione d’invalidità, se la capacità lavorativa professionale dell’iscritto risulta ridotta a meno di un terzo, e se l’iscritto possiede almeno 10 anni di contributi; il requisito contributivo è ridotto a 5 anni, se l’invalidità deriva da un infortunio; il commercialista ha diritto a un’ulteriore riduzione del requisito contributivo, se l’iscrizione alla cassa è in atto continuativamente da prima del compimento del 36° anno di età;
  • la pensione d’inabilità, se la capacità lavorativa professionale dell’iscritto risulta azzerata, e se l’iscritto possiede almeno 10 anni di contributi; il requisito contributivo non è richiesto se l’inabilità deriva da un infortunio; il commercialista ha diritto a una riduzione del requisito contributivo, se l’iscrizione alla cassa è in atto continuativamente da prima del compimento del 36° anno di età.

Inabilità e invalidità geometri

La Cipag, la cassa di previdenza e di assistenza dei geometri, riconosce agli iscritti:

  • una provvidenza straordinaria a favore degli iscritti da almeno 3 anni e dei pensionati ancora in attività, in caso di malattia o infortunio da cui siano derivate un’inabilità assoluta temporanea sopra il 25% e la sospensione dell’attività lavorativa per almeno 61 giorni;
  • la pensione d’invalidità, se la capacità lavorativa professionale dell’iscritto risulta ridotta a meno di un terzo, e se l’iscritto possiede almeno 10 anni di contributi; il requisito contributivo è ridotto a 5 anni, se l’invalidità deriva da un infortunio;
  • la pensione d’inabilità, se la capacità lavorativa professionale dell’iscritto risulta azzerata, e se l’iscritto possiede almeno 10 anni di contributi; il requisito contributivo è pari a 5 anni se l’inabilità deriva da un infortunio.

Inabilità e invalidità avvocati

La Cassa Forense, la cassa di previdenza e di assistenza degli avvocati, riconosce agli iscritti:

  • la pensione di invalidità, se la capacità lavorativa professionale dell’iscritto risulta ridotta a meno di un terzo, e se l’iscritto possiede almeno 5 anni di contributi;
  • la pensione d’inabilità, per la totale perdita della capacità all’esercizio della professione, se l’iscritto possiede almeno 5 anni di contributi.

Inabilità e invalidità consulenti del lavoro

L’Enpacl, la cassa di previdenza e di assistenza dei consulenti del lavoro, riconosce agli iscritti:

  • una copertura per i grandi interventi chirurgici ed i gravi eventi morbosi;
  • la copertura assicurativa Ltc (Long term care), che dà diritto a una rendita di 1.515 euro al mese (l’importo è soggetto ad aggiornamenti), in caso di non autosufficienza;
  • una provvidenza straordinaria per malattia o infortunio, se determinano una condizione di disagio economico;
  • la pensione d’invalidità, se la capacità lavorativa professionale dell’iscritto risulta ridotta a meno di un terzo, e se l’iscritto possiede almeno 10 anni di contributi; il requisito contributivo è ridotto a 5 anni, se l’invalidità deriva da un infortunio;
  • la pensione d’inabilità, se la capacità lavorativa professionale dell’iscritto risulta azzerata, e se l’iscritto possiede almeno 5 anni di contributi; il requisito contributivo non è richiesto se l’inabilità deriva da un infortunio.

Inabilità e invalidità ragionieri

Per i ragionieri, la Cnpr, cioè la cassa previdenziale di categoria, garantisce:

  • il rimborso delle spese di ricovero per grandi interventi chirurgici, o un’indennità di 150 euro per ogni giorno di ricovero;
  • per gli iscritti che perdono almeno i due terzi della capacità lavorativa, un indennizzo in capitale, pari a 25mila euro, per invalidità derivante da infortunio;
  • la pensione d’invalidità, se la capacità lavorativa professionale dell’iscritto risulta ridotta a meno di un terzo, e se l’iscritto possiede almeno 10 anni di contributi; il requisito contributivo è ridotto a 5 anni, se l’invalidità deriva da un infortunio;
  • la pensione d’inabilità, se la capacità lavorativa professionale dell’iscritto risulta azzerata, e se l’iscritto possiede almeno 5 anni di contributi; il requisito contributivo non è richiesto se l’inabilità deriva da un infortunio;
  • un sussidio in caso di sospensione o riduzione forzata dell’attività professionale per più di 3 mesi dovuta a un infortunio o a una malattia

Inabilità e invalidità medici e odontoiatri

L’Enpam, la cassa di previdenza di medici e odontoiatri, corrisponde agli iscritti la pensione d’inabilità, per perdita totale della capacità lavorativa professionale; corrisponde ulteriori indennità in caso d’infortunio.

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