Inflazione in Germania, ultimi dati: quale messaggio alla BCE?

Violetta Silvestri

6 Gennaio 2022 - 15:06

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I dati preliminari dell’inflazione in Germania indicano prezzi ancora alti a dicembre, ma con un rallentamento dell’impennata. Il picco è raggiunto? Cosa significa il risultato tedesco per la BCE.

Inflazione in Germania, ultimi dati: quale messaggio alla BCE?

Se l’inflazione in Germania è un driver per i prezzi in Eurozona, i dati preliminari di dicembre offrono di versi spunti di riflessione.

L’anno 2021 si è concluso con un altro shock visto che l’indice dei prezzi tedesco è arrivato al 5,3% annuale dal 5,2% del mese precedente, il livello più alto dal giugno 1992. L’inflazione armonizzata è invece scesa leggermente al 5,7% su base annua dal 6,0%.

Come leggere questi numeri, soprattutto in ottica BCE? Cosa aspettarsi sui prezzi in Germania e sull’inflazione della zona euro?

Prezzi in Germania in aumento, è il picco?

L’anno 2021 ha portato alla Germania il peggior aumento dell’inflazione dai primi anni ’90.

I dati preliminari di dicembre, secondo gli analisti ING, segnano il picco dell’impennata. Tuttavia, è improbabile che l’inflazione scenda dal livello registrato. Al contrario, le pressioni inflazionistiche si allargheranno ulteriormente tra i settori e le merci, prima di ridursi verso la fine dell’anno.

In tutto il 2021, l’inflazione in Germania si è attestata al 3,1%, la più alta dal 1993. Alla base della spinta, come noto, ci sono stati gli effetti dello storno dell’IVA, che si manifesta anche in sottocomponenti come i prezzi dell’abbigliamento e del tempo libero, i costi energetici più elevati e i ricarichi di prezzo post-lockdown nei servizi per il tempo libero e l’ospitalità.

Tuttavia, l’inflazione elevata non è più concentrata solo in pochi settori o beni. Quasi la metà dei 92 maggiori componenti del paniere di riferimento ha attualmente un tasso di inflazione del 4% o più.

In prospettiva, secondo ING, scomparirà l’effetto base dello storno dell’IVA che da solo dovrebbe far scendere i prezzi complessivamente di oltre 1 punto percentuale. Ma un calo netto non ci sarà.

Secondo gli esperti ci vorrà fino alla fine dell’estate per vedere l’inflazione rallentare in misura significativa, quando i rialzi dei prezzi legati al blocco saranno finiti e inizieranno gli effetti negativi della base dei prezzi dell’energia. Questo in Germania, ma probabilmente anche in Eurozona.

L’inflazione armonizzata tedesca in calo: BCE avvisata?

Osservando i dati preliminari pubblicati il 6 gennaio, l’inflazione armonizzata in Germania è rallentata dal livello più alto degli ultimi decenni. Questo sostiene l’opinione della BCE secondo cui la crescita record dei prezzi al consumo nell’area dell’euro si allenterà senza la necessità di un rialzo dei tassi di interesse.

I prezzi a dicembre sono aumentati del 5,7% rispetto a un anno fa in base a una misura armonizzata dall’Unione Europea, in calo rispetto all’anticipo del 6% del mese precedente.

Anche se l’inflazione sta lievemente cedendo, è probabile che rimanga sopra il 2% fino al 2024, secondo le previsioni della Bundesbank. E questo significa che per la BCE la questione dei prezzi e delle decisioni di politica monetaria sarà ancora calda nel 2022.

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