Incidenti auto: passeggeri posteriori a rischio, evitabili 1.500 morti ogni anno

Redazione Motori

20 Maggio 2019 - 17:20

condividi

Uno studio dell’Insurance Institute for Highway Safety evidenzia come i dispositivi di sicurezza per i passeggeri posteriori sono meno efficaci di quelli anteriori.

Gli incidenti auto possono essere molto pericolosi per i passeggeri che siedono sui sedili posteriori. I quali, durante un impatto, corrono maggiori pericoli rispetto a quelli che siedono sui sedili anteriori a causa della differenza di efficacia dei rispettivi dispositivi di sicurezza.

È quanto evidenzia uno studio dell’IIHS, Insurance Institute for Highway Safety, l’istituto americano per la sicurezza stradale. I dati raccolti analizzando gli incidenti nei quali sono rimasti uccisi o gravemente feriti i passeggeri trasportati sui sedili posteriori, suggeriscono la necessità di sistemi di ritenuta più efficaci, airbag frontali posteriori e dell’avvisatore di cinture slacciate (SBR).

Negli ultimi decenni, i passeggeri dei sedili anteriori hanno beneficiato dell’introduzione di una serie di dispositivi che hanno aumentato notevolmente la sicurezza a loro dedicata: cinture di sicurezza con limitatore di tensione, airbag frontali e laterali, perfino per le ginocchia. La stessa cosa non si può dire per chi siede dietro.

Durante gli incidenti stradali è più a rischio chi siede dietro

L’IIHS ha iniziato nel 2014 a monitorare nel la differenza di conseguenze tra i passeggeri dello stesso veicolo coinvolto in un incidente stradale. Quello che è apparso subito evidente è come molti adulti e bambini di età superiore ai 9 anni seduti dietro hanno riportato ferite anche quando avevano le cinture di sicurezza allacciate.

Il nuovo studio esamina più da vicino le lesioni occorso durante gli incidenti auto ai passeggeri posteriori di età pari o superiore a 6 anni. L’Insurance Institute for Highway Safety sta mettendo a punto un nuovo crash test frontale in grado di valutare separatamente gli effetti dell’urto sui passeggeri anteriori e su quelli posteriori.

La differente protezione dei passeggeri durante gli incidenti auto

Quando si verifica un incidente auto, le cinture di sicurezza si stringono attorno ai passeggeri anteriori tenendoli lontani dalla plancia e in una frazione di secondo si aprono gli airbag frontali. A seconda del tipo di urto, se necessario si attivano anche gli airbag laterali.

Già prima dell’urto, il pretensionatore inizia a tendere la cintura evitando un contraccolpo durante l’impatto. Inoltre - per ridurre il rischio di lesioni - le cinture di sicurezza anteriori sono dotate di un sistema che riduce il carico quando viene superato un determinato valore di tensione della cintura, ritenuto pericoloso.

Le cinture di sicurezza dei sedili posteriori - invece - generalmente non hanno né il pretensionatore né il meccanismo che ne limita la tensione, risultando più pericolose per i passeggeri. Questi ultimi non possono contare sugli airbag frontali, che limiterebbeeo la possibilità di impattare contro gli schienali anteriori, e solo su alcune vetture possono fare affidamento sugli airbag laterali.

Pretensionatori e limitatori di carico per le cinture posteriori

I ricercatori dell’IIHS hanno utilizzato due database nazionali, dai quali hanno preso in esame 117 incidenti che hanno avuto come conseguenza la morte o il ferimento grave dei passeggeri posteriori. Nei sinistri presi in esame, le lesioni al petto hanno causato 17 dei 37 decessi documentati, oltre a 22 feriti gravi.

La maggior parte delle ferite mortali fatali erano potenzialmente evitabili, perché nell’abitacolo c’era spazio sufficiente per limitare gli impatti. Nella maggior parte degli incidenti presi in considerazione, i passeggeri seduti sui sedili posteriori hanno riportato danni più gravi rispetto a quelli seduti sui sedili anteriori.

Utilizzando la documentazione relativa agli incidenti - inclusi i rilievi della polizia, i referti medici e quelli autoptici - i ricercatori hanno stabilito che la maggior parte delle lesioni mortali occorso ai passeggeri posteriori è stata causata dalla forza eccessiva esercitata sul petto dalle cinture di sicurezza.

L’utilizzo del pretensionatore e del limitatore di carico delle cinture limiterebbe le lesioni gravi e quelle mortali. Così come l’uso di cinture di sicurezza gonfiabili - come quelle introdotte da Ford e da Mercedes-Benz - che permettono una migliore distribuzione delle forze esercitate su busto e torace.

Airbag frontali anche per i passeggeri posteriori

Lo studio ha evidenziato anche come le lesioni alla testa siano state la causa di 18 decessi. La maggior parte di queste è stata ritenuta inevitabile dai ricercatori dell’IIHS, anche se una minore dovizia di dettagli in merito ha impedito di approfondire alcune casistiche.

Nel complesso - comunque - lo studio dell’Insurance Institute for Highway Safety suggerisce che l’utilizzo di airbag frontali per i passeggeri posteriori limiterebbe i rischi di urti tra la testa, gli schienali anteriori e altre parti del veicolo, diminuendo le lesioni gravi e quelle fatali.

Sarebbe infine auspicabile un avvisatore acustico SBR che ricordi di allacciare le cinture posteriori. Molte auto ne sono ancora sprovviste, Se fosse presente su tutte le auto, si stima che nei soli Stati Uniti potrebbe evitare la morte di 1.500 persone ogni anno.

© RIPRODUZIONE RISERVATA