Crash test: cos’è, come funziona e perché è importante tenerne conto

Redazione Motori

11 Marzo 2019 - 12:24

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Si parla spesso di crash test, prove che misurano il comportamento di un veicolo durante un urto. Vediamo come funzionano e perché sono importanti.

I crash test fanno parte delle prove alle quali vengono sottoposti i veicoli per poter essere omologati e autorizzati alla circolazione stradale. Il crash test è un collaudo distruttivo mirato a verificare la sicurezza passiva di un veicolo nella sua totalità oppure nei singoli componenti. Chiamati anche prove d’impatto, sono effettuati da istituti privati spesso su delega di istituzioni nazionali o internazionali, per migliorare la sicurezza stradale.

In Europa i crash test sui veicolo di nuova immissione sul mercato vengono effettuati dall’Euro NCAP (European New Car Assessment Programme) che al termine delle prove assegna una valutazione complessiva da una a cinque stelle. In Giappone opera l’OSA (National Organization for Automotive & Victmis’Aid), un ente che esegue puntualmente i test quando un nuovo veicolo viene immesso sul mercato.

Negli Stati Uniti operano la NHTSA (National Highway Traffic Safety Administration) - un’agenzia governativa sotto la giurisdizione del Dipartimento dei Trasporti - e la IIHS (Insurance Institute for Highway Safety), un’organizzazione no profit indipendente che persegue l’obiettivo di ridurre le vittime degli incidenti stradali.

Esistono diverse prove di crash test. L’Euro NCAP, ad esempio, prevede l’urto frontale, l’urto frontale disassato, l’urto laterale, il test del palo e il test del pedone. Ve ne sono poi altri che misurano in dettaglio la sicurezza verso i bambini o verso i pedoni e l’efficacia dei sistemi di sicurezza attivi. Vediamo come funzionano e quali informazioni ci forniscono.

Crash test urto frontale pieno

L’urto frontale pieno è un crash test effettuato lanciando il veicolo ad una velocità prestabilita contro un muro di cemento rivestito di alluminio o contro un altro veicolo. Il veicolo oggetto della prova è allineato alla barriera e la forza dell’urto viene scaricata su tutta la parte frontale. Euro NCAP effettua questo tipo di test ad una velocità di 50 km/h, verificando gli effetti dell’urto su due manichini collocati all’interno del veicolo.

Crash test urto frontale disassato

A differenza del precedente, nel test dell’urto frontale disassato l’urto avviene tra il veicolo e una barriera disallineata al 40%, con il risultato che solo una parte del frontale dei veicolo viene coinvolto nella collisione sopportando però una forza di deformazione maggiore.

Questo crash test simula l’impatto tra due veicoli dello stesso peso e viene effettuato ad una velocità di 64 km/h. La prova utilizza due manichini uomo seduti sui sedili anteriori e due manichini bambino collocati nei rispettivi sistemi di ritenuta sul sedile posteriore, che registrano le decelerazioni subite e gli eventuali urti contro parti del veicolo.

Crash test urto laterale

Nella prova dell’urto laterale, il crash test viene effettuato lanciando perpendicolarmente un carrello del peso di 1.000 chilogrammi contro la fiancata lato conducente del veicolo fermo. Il crash test Euro NCAP viene effettuato con il carrello - sul quale viene installata una barriera mobile - che viaggia ad una velocità di 50 km/h.

Oltre ai danni al veicolo vengono misurate le forze che agiscono su un manichino uomo viene posizionato sul sedile del conducente e due manichini bambini vengono collocati nei rispettivi sistemi di ritenuta sul sedile posteriore.

Crash test palo

La prova d’urto contro il palo simula una collisione con la segnaletica stradale oppure contro un guard rail. Euro NCAP conduce questo test lanciando lateralmente la vettura (collocata su un apposito carrello) contro un palo rigido ad una velocità di 32 km/h. A partire dal 2015 questo test viene effettuato con un piccolo angolo di distanza dalla perpendicolare. A bordo vel veicolo viene collocato un manichino sul sedile conducente.

Crash test pedone

Questa prova d’urto viene effettuata per verificare i danni provocati dall’impatto del veicolo contro un manichino, simulando l’investimento di un pedone. Il crash test viene effettuato ad una velocità di 40 km/h e misura il comportamento di componenti quali cofano, parabrezza, bordo cofano e paraurti. Nel test viene valutato il rischio di lesioni al capo, al bacino, alle cosce e ai polpacci del pedone.

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