In edicola per certificati e prenotazioni mediche: la proposta per rilanciare il settore

Isabella Policarpio

8 Aprile 2020 - 13:44

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Si potranno ritirare direttamente in edicola i certificati anagrafici e prenotare visite mediche: lo prevede la proposta di Martella, sottosegretario con delega all’Editoria. Per le edicole italiane sarebbe una rivoluzione.

In edicola per certificati e prenotazioni mediche: la proposta per rilanciare il settore

Per le edicole potrebbero esserci a breve grandi novità: il sottosegretario Martella vuole rilanciare il settore - in sofferenza da anni - aumentandone le competenze: l’idea è che i privati cittadini potranno recarsi in edicola per richiedere certificati anagrafici oppure prenotare visite mediche, con l’impegno di trasformare gli edicolanti nel punto di riferimento anche per Asl e uffici comunali.

Il progetto per far ripartire il settore c’è, ma è ancora ad una fase primordiale. Secondo Martella, vale la pena investire nelle edicole e lo dimostra il fatto che tutte le ordinanze sul coronavirus le hanno inserite tra le attività fondamentali, garantendo il servizio ai cittadini.

Alle edicole è affidato l’importante compito di assicurare il “pluralismo democratico dell’informazione” per tale ragione serve un piano serio e concordato per rideterminare le competenze, le funzioni e i servizi da loro offerti.

Certificati anagrafici e prenotazioni mediche in edicola: la proposta

Andrea Martella, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Editoria, in un’intervista sul quotidiano Repubblica ha dichiarato di voler affidare alle edicole nuovi servizi utili ai cittadini, così da aumentare la clientela e aiutare il settore, che sta affrontando una grave crisi.

Un progetto che ha lo scopo di trasformare gli edicolanti in punti di riferimento facilmente raggiungibili da privati cittadini, Comuni e Asl, ciò introducendo la possibilità di richiedere certificati anagrafici o prenotare visite mediche direttamente all’edicola del quartiere. Altra proposta è concludere un accordo con Poste Italiane per ridurre le commissioni sui pagamenti digitalizzati a carico dei giornalai e rivedere la quota di aggio, ovvero la porzione del prezzo di copertina che gli edicolanti devono trattenere sul prezzo totale di prodotti e servizi editoriali.

Secondo Martella, le edicole non devono essere abbandonate, anzi, lo Stato deve impegnarsi a rivalutare la professione e conferire nuovi slanci economici. I giornalai, infatti, sono tra le pochissime attività rimaste aperte durante l’emergenza coronavirus, e le Autorità non ne hanno mai valutato la chiusura, a differenza di molti altri settori.

Non solo, Martella ha assicurato agli esponenti della categoria che da parte del Governo c’è l’impegno a confermare le misure agevolative sul credito d’imposta anche dopo la fine dell’emergenza sanitaria. La “spinta” al settore dovrebbe arrivare nella prossima Legge di Bilancio, l’idea è di estendere il credito d’imposta a chi distribuisce i giornali anche nei centri abitati più piccoli, non superiori a 5000 abitanti.

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