Forse bisognerà aspettare meno di un anno per mettere le mani sull’iPhone mini, versione economica del cellulare Apple.
Mini nelle dimensioni ma soprattutto nel prezzo.
Riuscirà con questa mossa la casa di Cupertino ad arginare la sempre maggiore espansione di Samsung nel settore della telefonia?
Voci di corridoio
Come sempre alla Apple vige il massimo riserbo sui nuovi progetti, ma le voci filtrano e quelle più interessanti impiegano un attimo ad essere diffuse a livello mondiale.
Se poi sono suffragate da una serie di analisi prodotte da esperti, pesano come verità ormai assodate.
Così non pare che ci siano dubbi sull’ormai imminente (si parla nel peggiore dei casi di un’attesa di un anno) lancio dell’iPhone mini.
Con questo nuovo prodotto Apple sonderà una fascia di mercato per la quale non aveva mai mostrato alcuna attenzione: quella medio bassa.
Il nuovo smartphone della Mela di Turing sarà caratterizzato oltre che da dimensioni e, per forza di cosa, prestazioni ridotte, anche da un prezzo tutto sommato stracciato rispetto ai canoni abituali dell’azienda di Cupertino: si parla di una cifra compresa tra i 200 e i 300 dollari.
Cosa spinge Apple a proporre il nuovo iPhone?
Semplice: lo strapotere di Samsung nel segmento della telefonia mobile.
Esattamente come era successo con l’iPad mini, l’azienda di Cupertino sta cercando di allargare la propria sfera di influenza a nuovi settori.
Se con l’iPad Apple ha cercato di accaparrarsi una fetta del segmento dei tablet da sette pollici, attualmente dominato da Kindle Fire HD e Nexus7, con la versione miniaturizzata del suo telefonino cercherà di fare breccia nei confronti di tutti quegli utenti che non hanno un budget di 600 euro da spendere per un iPhone.
La parola ai numeri
Non si può dire che Apple detenga la leadership nel settore della telefonia portatile, un segmento, per altro, in continua crescita.
Anzi, le attuali statistiche vedono la casa di Cupertino arrancare a dieci punti percentuali dietro Samsung.
- Il settore degli smartphone è in continua crescita. Si prevede che quest’anno segnerà un +27%.
- Per quello che riguarda i volumi di vendita di smartphone, a farla da padrona è Samsung.
La società asiatica infatti dovrebbe guadagnare entro il prossimo anno il 33% del mercato.
- Apple segue con un distacco notevole. Se la società di Cupertino non corre ai ripari, rischia di non superare il 21% nel prossimo anno.
Perché un tale distacco?
Samsung ha un offerta di dispositivi molto diversificata.
I suoi telefoni coprono un range di prezzi estremamente ampio, partendo dai prodotti economici per arrivare al top di gamma.
Apple offre solo l’iPhone.
Inutile dire che Apple con una sola famiglia di prodotti riesce a totalizzare una percentuale di vendite pari quasi ai due terzi di quella che Samsung realizza con tutti i suoi smartphone.
Ma non basta.
Per restare competitiva, probabilmente la Apple dovrà rinunciare alla sua storica inclinazione a produrre dispositivi in un certo senso elitari?
Non è detto, infatti gli iPhone di alta gamma resterebbero sempre il baluardo della Mela.
È più probabile che la Apple realizzi con iPhone una strategia simile a quella che perseguito con gli iPod di cui nel tempo sono stati proposti svariati modelli per andare incontro ai gusti (e alle tasche) delle diverse tipologie di utenti, pur situandosi in una fascia di prezzo leggermente più elevata della concorrenza.
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