Il dollaro non intende fermarsi: a quando un’inversione di trend?

Tommaso Scarpellini

13 Ottobre 2022 - 14:32

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Il rischio di recessione e l’aumento dei tassi d’interesse della Fed continuano a spingere il prezzo del dollaro verso nuovi massimi relativi. Quando potrebbe invertire il trend?

Il dollaro non intende fermarsi: a quando un’inversione di trend?

L’ascesa del dollaro statunitense è senza ombra di dubbio uno degli eventi principali caratterizzanti la borsa nel 2022. Difatti, le conseguenze derivanti dal mutamento delle dinamiche valutarie internazionali incidono direttamente sulla vita quotidiana di ogni cittadino mondiale.

Il carburante del commercio globale è il dollaro e la sua costante crescita rischia di compromettere certe dinamiche commerciali.

Perché il dollaro statunitense sta continuando a crescere?

La maggior parte degli analisti concorda sul fatto che la domanda del dollaro sia esponenzialmente aumentata a causa dei timori riguardo una recessione economica. Storicamente, infatti, gli investitori hanno sempre associato il dollaro a un sicuro bene rifugio. Questo perché, attualmente, l’economia statunitense resta la migliore in termini di sicurezza: non è infatti una casualità che i T-BOND statunitensi siano considerati dalle agenzie di rating quasi una certezza.

La storia in questo caso ci aiuta: anche nel 2016 e nel 2018 il dollaro acquisì forza a seguito della comunicazione della Fed di voler iniziare a essere meno espansiva riguardo la politica monetaria.

Quindi, in uno scenario recessivo come quello attuale, nella quale la Federal Reserve possiede tutti i presupposti per inasprire la politica monetaria, è naturale che il dollaro trovi terreno fertile per crescere.

I cross valutari con il dollaro stanno perdendo di valore

Le valute delle altre grandi economie invece scontano in negativo la pressione del dollaro statunitense. Per avere un’idea chiara della questione basti osservare l’andamento grafico del cross EUR/USD. A luglio del 2022 è stato rotto al ribasso il livello della parità di scambio e attualmente ci troviamo addirittura al di sotto di quella zona, nei pressi degli 0,97.

Altri esempi eclatanti sono il cambio del dollaro con lo yen giapponese e la sterlina britannica.
Anche i mercati emergenti stanno subendo le conseguenze di un costante rafforzamento del dollaro. Difatti, ciò che sta accadendo ad esempio al mercato valutario indiano e cileno rappresenta una chiara evidenza di come certe dinamiche monetarie stiano cambiando.

I rischi di un dollaro forte?

Un dollaro forte crea non poche complicazioni commerciali e finanziarie.
Ad esempio, gli utili delle aziende statunitensi saranno probabilmente danneggiati dall’attuale contesto valutario. Gli effetti di un dollaro alto colpiscono direttamente i ricavi guadagnati in valuta estera. Naturalmente, quando il denaro viene riconvertito in dollari, le aziende parteciperanno le perdite in termini valutari.

Questa settimana è iniziata la stagione delle trimestrali di borsa per le aziende statunitensi e sarà quindi possibile osservare questa conseguenza direttamente dai bilanci aziendali.

Cosa potrebbe interrompere la salita del dollaro?

Quando in borsa si fa riferimento all’andamento del dollaro si prende come riferimento l’US dollar index (DXY) che rappresenta il valore del dollaro statunitense relazionato a un paniere di valute estere.
Potremo quindi aver raggiunto un massimo nel livello del DXY?

Da un punto di vista grafico, l’analisi tecnica mostra una chiara tendenza rialzista del DXY ben scandita da una trendline crescente che accompagna l’andamento del prezzo dal 2021. Il trend è talmente esteso che stiamo per raggiungere il massimo registrato nei primi anni del 2000.

I primi segnali di rallentamento della salita del dollaro potrebbero arrivare nel momento in cui la Fed darà indizi riguardo a un rallentamento dell’aumento dei tassi d’interesse, nonostante non sia attualmente la banca centrale più aggressiva - senza considerare che i mercati finanziari potrebbero aver già scontato nel prezzo le aspettative future sull’aumento dei tassi.

Dollar Index Spot (DXY) Dollar Index Spot (DXY) Andamento di borsa degli ultimi 10 anni del DXY

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