La seduta del consiglio comunale viene sospesa per mancanza di numero legale. L’art.37 del regolamento interno e l’intervento della consigliera Elena Coccia e del consigliere Moretto Vincenzo.
Erano circa le 15,45 quando sulla votazione per appello nominale della delibera relativa all’affidamento della riscossione coattiva all’Agenzia delle Entrate, delibera G.C. 403 del 20/07/2017, è stata riscontrata la presenza di 20 consiglieri votanti. Il Presidente Alessandro Fucito ha quindi sciolto la seduta per mancanza del numero legale.
Rumors a Napoli sull’Amministrazione comunale non mancano certo ma questa sospensione presenta nell’insieme innovazioni politiche e chiaramente in primis verso il sindaco, Luigi de Magistris. La delibera citata è stata presentata dall’Assessore al bilancio nonché al lavoro ed alle attività economiche, Enrico Panini. Ha ricevuto interventi contro e in particolare dal consigliere Vincenzo Moretto, capogruppo di Prima Napoli che ha messo in evidenza come per favorire gli extracomunitari si usa - almeno come si osserva negli interventi in consiglio - una metodologia garantista per alleggerirne i disagi e invece verso i cittadini napoletani la musica è sempre la stessa ed è quella che è stata suonata da Equitalia.
Come è noto Equitalia non esiste più e dovrebbero essere i comuni a svolgere i servizi di riscossione, quantomeno per i tributi. A Napoli non si vuole che debba essere così e almeno per un anno ancora, questa è la leitmotiv della delibera, che comunque non è stata approvata.
Il comune potrebbe assumere modalità meno stringenti?
La replica dell’Assessore Panini è stata alquanto di maniera e non ha convinto i consiglieri perché affermare che le entrate tributarie e patrimoniali proprie del Comune di Napoli verrebbero riscosse da quello che è anche un ente pubblico nazionale come l’Agenzia delle Entrate significa affermare che il comportamento verso i cittadini non cambierà per niente e sarà comunque adottato quello di Equitalia.
A livello nazionale con polemiche di fuoco era stato affermato che la soppressione di Equitalia avrebbe significato una svolta nelle modalità di riscossione, svolta che solo i comuni possono fare anche per i necessari accertamenti perché sono attrezzati sul territorio.
Insomma una cosa è chi non può pagare perché non ha risorse, altra è chi invece avendo risorse adeguate vuole fare il furbo. Chiaramente la metodologia garantista per alleggerire i disagi degli extracomunitari fortemente richiamata da Moretto in consiglio oggi l’ha fatta da padrona contro un comportamento dell’Amministrazione comunale comunque ostile e non garantista su un tema importante nella città di Napoli.
METODOLOGIA GARANTISTA PER ALLEGGERIRE I DISAGI DEGLI EXTRACOMUNITARI
Premesso che il regolamento interno del consiglio prevede con l’art. 37 che argomenti non iscritti all’ordine del giorno non possono essere né discussi e né deliberati, “tuttavia” sono consentite (comma 1) “comunicazioni urgenti su argomenti di particolare significato politico ed amministrativo sulle quali ciascun Consigliere può fare osservazioni e raccomandazioni e presentare proposte o mozioni da iscrivere all’ordine del giorno dell’adunanza successiva” proprio su una serie di questioni urgenti e chiaramente non presenti nell’ordine dei lavori della seduta sono intervenuti numerosi consiglieri.
La consigliera Elena Coccia del gruppo “Sinistra Napoli in Comune a Sinistra”, gruppo che fa parte della maggioranza che sostiene il sindaco Luigi de Magistris, ha informato il Consiglio sulle code - a suo dire interminabili documentate da video che gli erano stati inviati sul suo telefonino - e che si rivelano infruttuose alle quali sono stati costretti fin dalla notte (quella da domenica a lunedì s’intende) davanti alla Questura non pochi richiedenti di asilo.
Ha richiesto un aumento del numero di sportelli a disposizione. L’intervento della consigliera Coccia pronunciato con emozione si presta a varie osservazioni proprio sul tema dei migranti ma è ormai chiaro che anche a Napoli ci si emoziona solo in un senso, verso i richiedenti d’asilo.
Per l’art. 37 anche Moretto è intervenuto ma sulla mancanza di discussione per quelle delibere che hanno per oggetto semplici comunicazioni (ex art. 166 L. 267/2000) al Consiglio che riguardano lavori di urgenza e per quelle misure relative alla rimodulazione dei fondi PAC, Piani di accumulo capitale, che sono state implementate con il decreto n.1752/PAC adottato dall’Autorità di Gestione l’11 settembre 2017 ed ha espresso dubbi sui costi dell’intervento della Protezione Civile ad Ischia in seguito al sisma di agosto e ha sollevato il problema della mancata discussione nelle commissioni consiliari competenti sull’affidamento della realizzazione del noto “Corno” di Napoli che si vuole edificare per il rilancio della città.
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