Il Dollaro USA continuerà ad essere la valuta internazionale di sempre, o sarà presto sostituito da una nuova moneta?
Dal 1976, il ruolo del dollaro come valuta internazionale si è progressivamente ridotto, siamo giunti alla fine dell’era del "dollaro universale"; il biglietto verde lascerà il posto ad un altro concorrente?
È questa la domanda cui risponde Jeffrey Frankel, docente per la Kennedy School dell’università di Harvard in un post su Project-Syndicate dal titolo "Il dollaro e i suoi rivali". Secondo Frankel prima o poi il dollaro scenderà dal podio, ma quel giorno non è oggi, lo dimostrano i dati del FMI.
Dollaro come valuta internazionale: storia di un trend
Il ruolo del dollaro come valuta internazionale per le riserve di moneta estera delle banche centrali e del commercio globale, come denominatore comune delle transazioni finanziarie e come veicolo per il mercato delle valute è oggi al di sotto dell’apice raggiunto nell’era Bretton Woods (1945-1971).
Questo declino è il risultato di una serie di eventi storici, economici e monetari che vanno dalla Guerra del Vietnam al più recente shutdown del governo statunitense.
I
n particolare il dollaro ha perso il proprio valore in termini di potere d’acquisto e in relazione ad altre valute. Ed è proprio a questo punto che molti hanno iniziato a guardare l’ascesa delle valute dei mercati emergenti, come ad esempio il Renminbi Cinese, da poco entrata nel club delle "valute internazionali".
Chi può sostituire il dollaro?
L’Euro è stato forse candidato a farlo, ma di certo ormai i problemi della moneta unica sono ben noti a tutti e l’utilizzo dell’euro come valuta di riserva e moneta di scambio sui mercati finanziari è andato progressivamente diminuendo.
Forse il Renminbi? Alcuni sostengono che il renminbi sia una valuta emergente particolarmente promettente, anche se non rientra ancora nella classifica delle 7 valute di riserva più richieste dalle banche centrali e, nei volumi del mercato forex, rappresenta soltanto il 2.2% delle transazioni (meno del Peso Messicano, 2.5%).
Il dollaro sarà sostituito da una nuova valuta internazionale?
Analizzando il ruolo di valuta internazionale per i mercati valutari e per le riserve delle banche centrali, Frankel ha osservato nell’andamento del dollaro due periodi di rapido declino (dal 1978 al 1991 e dal 2001 al 2010), intervallati (dal 1992 al 2000) da un periodo di inversione di trend. Secondo questa analisi, le più recenti statistiche del FMI suggeriscono una nuova interruzione del declino di lungo periodo che ha colpito il Dollaro USA.
Secondo il FMI infatti, dal 2010 si è interrotto il calo nell’utilizzo del dollaro come valuta di riserva e, anzi, nel 2013 è stato rilevato un aumento.
Insomma, non ci sono validi sostituti papabili a sostituire il ruolo del Dollaro come valuta internazionale, inoltre, i dati del FMI vengono supportati da un dato storico, sottolinea Frankel.
Infatti, secondo l’autore c’è un elemento che collegherebbe il presente al periodo 1992-2000, quando il declino del dollaro si è interrotto già una volta: i netti miglioramenti nel disavanzo di bilancio statunitense. Alla fine degli anni ’90, il disavanzo degli anni ’80 era stato trasformato in surplus; oggi, il disavanzo federale è circa la metà dei livelli del 2010.
La conclusione di Frankel
Forse l’osservazione fiscale è una semplice coincidenza. Tuttavia, segue l’autore, non è legge eterna della natura che il dollaro debba essere per sempre la valuta internazionale numero uno. Ricordiamoci della Sterlina che raggiunse l’apice come moneta globale nel diciannovesimo secolo per poi essere surclassata dal dollaro nella prima metà del ventesimo.
Conclude Frankel:
Arriverà anche il giorno in cui sarà il dollaro a dover soccombere ad un rivale. Ma quel giorno non è oggi.
L’autore: Jeffery Frankel
Jeffery Frankel è docente alla Kennedy Schoold dell’Università di Harvard, è stato consigliere economico durante la presidenza Clinton. Dirige un programma in Finanza e Macroeconomia presso l’US National Bureau of Economic Research.
© RIPRODUZIONE RISERVATA