Aumenta la fiducia delle imprese italiane. Questo il risultato dell’ultimo rapporto dell’Istat, che nel mese di luglio evidenzia ottimismo per il futuro.
Rispetto al 76,4 di giugno, a luglio l’indice sale a 79,6. “L’aumento dell’indice complessivo -dice l’Istat - riflette il miglioramento della fiducia diffuso in tutti i settori economici oggetto di indagine: dalle imprese manifatturiere e di costruzione, a quelle del commercio al dettaglio e dei servizi di mercato”. Gli unici dati in diminuzione sono quelli della grande distribuzione e del turismo che rispettivamente vedono un calo di fiducia di sette e quasi quindici punti. Andamento opposto invece per la distribuzione tradizionale, che passa dal 84,7 al 90,8. Per le costruzioni aumenta il tasso di fiducia, ordini e attese per l’occupazione. Cresce il clima di aspettativa per le imprese di mercato (anche se diminuiscono le attese per l’ economia), trasporti e informazione. Il manifatturiero- che per l’Italia rappresenta una ramo strategica- vede positivo: la fiducia complessiva tocca 91,7, con un 92,8 per i beni di consumo. “I giudizi sugli ordini-dichiara l’Istat- migliorano lievemente nei beni di consumo e nei beni strumentali, peggiorano in quelli intermedi”. Al di là di qualche indice negativo in certi settori, l’istituto di statistica vede comunque miglioramenti rispetto al mese scorso. Per oggi si tratta di del secondo dato positivo per la nostra economia, dopo l’aumento dell’1,5% delle retribuzioni rispetto allo scorso anno. Di ieri la notizia che il budget degli italiani in vacanza è diminuito del 7,2%.
Intanto arrivano le dichiarazioni del ministro dell’Economia Fabrizio Saccomani. “La recessione è agli sgoccioli” dice Saccomanni. “L’Italia -conclude- ne uscirà entro quest’anno, i segnali già si intravedono in questo terzo trimestre, il quarto dovrebbe vedere il primo segno positivo, e il 2014 sarà interamente con il segno".
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