IMU: pagare meno è possibile?

Piero Capello

09/12/2012

IMU: pagare meno è possibile?

L’imu, l’imposta municipale propria, è il cruccio che affligge gli italiani in questi giorni. La scadenza della seconda rata, fissata per il 17 dicembre, contribuirà a rendere più magre le tredicesime. Purtroppo di scappatoie vere e proprie non ne esistono.
Se però si rientra in particolari casistiche è possibile usufruire di agevolazioni o riduzioni sull’imposta.
Di seguito, tre casi in cui potrebbe essere possibile pagare meno IMU.

Edifici Storici

Se lo stabile in cui è sito il vostro appartamento è di interesse storico, potete usufruire di una riduzione del 50% dell’IMU.
Infatti, solo nel caso in cui il Ministero dei Beni Culturali avesse posto sotto vincolo diretto un edificio, chi vi risiede avrebbe diritto ad un’agevolazione sul pagamento dell’IMU.
L’esistenza di questa agevolazione non ha goduto della giusta visibilità, tanto che Marco Pomarici, presidente dell’Assemblea Capitolina, ha voluto ribadirne l’esistenza.
Se infatti coloro che godono di tale riduzione non ne usufruiscono, perché non ne sono al corrente, in futuro potrebbero ingenerarsi svariati contenziosi.
I cittadini, infatti, quando si recano al caf o dal commercialista, omettono spesso di riferire che l’immobile ha un valore storico, in questo modo si trovano costretti a pagare più del dovuto.
Altre volte, come nel caso di alcuni immobili nel quartiere Garbatella di Roma, i proprietari non sono nemmeno stati informati dell’esistenza di un vincolo del Ministero sui propri edifici.
Inutile sottolineare come chi ha già pagato la prima rata dell’IMU a prezzo pieno, possa richiedere un rimborso o un conguaglio.

Riscossione dei crediti Irpef

Se il contribuente ha accumulato dei crediti sul versamento di imposte nel 2011 può utilizzarli per compensare il pagamento dell’IMU.
Ad esempio, attraverso il credito Irpef maturato sui redditi del 2011, versati con il modello 730/2012, o con il modello Unico 2012 persone fisiche.
Infatti è stato stabilito che per il pagamento di imposte eseguibili attraverso il modello F24, tra le quali rientra appunto anche l’IMU, si possa richiedere la compensazione attraverso i crediti, a meno che non si sia già richiesto il rimborso.
I crediti saranno quelli relativi al versamento delle imposte dell’anno precedente.

La speranza di Confconmercio

Qualora si gestisse un’impresa le mura nella quale essa sorge sono soggette all’IMU.
Vista la grande difficoltà che le imprese italiane stanno affrontando, appare evidente come il pagamento dell’IMU risulti estremamente punitivo per la categoria.
Per questo motivo, confcommercio ha ipotizzato la possibilità di ricorsi di massa contro l’aliquota massima comminata ad edifici in cui sorgono imprese lavorative.
L’idea di confcommercio è che tali edifici debbano essere considerati di valore strumentale.
Rifacendosi al parere dell’Ifel (Istituto per la Finanza e le Economie Locali), confcommercio riterrebbe che gli edifici in cui hanno sede bar, ristoranti, alberghi e negozi siano essenziali allo svolgimento dell’attività stessa, quindi considerabili beni strumentali.
Per tale tipologia di edifici l’IMU non potrebbe superare l’aliquota ordinaria dello 0,76%.
In molti casi questa percentuale è stata superata, e di molto, dato che i Comuni hanno spesso adottato l’aliquota massimale pari a 1,06%.

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