Multa record da quasi due miliardi di dollari per HSBC. L’accusa è di riciclaggio di denaro collegato a noti cartelli di droga. Le indagini sono state condotte da agenzie governative federali e autorità statali di New York (Dipartimento di giustizia, Tesoro americano, procuratore generale). Deciso il patteggiamento da 1,92 miliardi di dollari per chiudere la faccenda.
La posizione di HSBC
Già l’estate scorsa, Hsbc aveva ammesso di avere scarsi controlli per quanto riguarda il riciclaggio del denaro e aveva chiesto pubblicamente scusa alla commissione di inchiesta. Il Senato aveva, infatti, individuato “gravi carenze” che avevano esposto il sistema finanziario ai rischi del riciclaggio. Oggi l’amministratore Stuart Gulliver ribadisce le scuse del gruppo: “Ci assumiamo la responsabilità per i nostri errori del passato”.
La banca ha dichiarato di aver speso 290 milioni di dollari per migliorare il sistema di prevenzione del riciclaggio di denaro. Il mese scorso ha anche annunciato di aver messo da parte 1,5 miliardi di dollari per coprire i costi di liquidazione o ammende.
La critica del Senato
Il rapporto del Senato degli Stati Uniti, pubblicato all’inizio di questo anno, è stato fortemente critico rispetto ai controlli sul riciclaggio del denaro di HSBC. Il rapporto presume che:
- HSBC negli USA non ha trattato la sua affiliata messicana come "alto rischio", nonostante il riciclaggio di denaro del Paese e il traffico di droga;
- La banca messicana trasferì su conti americani circa 7 miliardi di dollari in banconote, senza considerare che ciò poteva generare dei sospetti;
- La filiale HSBC negli USA avrebbe violato la sicurezza degli Stati Uniti, cercando di aggirare le regole vigenti designate a bloccare le transazioni che coinvolgevano terroristi, signori della droga e stati canaglia, nascondendo 25.000 transizioni in 7 anni con l’Iran;
- HSBC ha consentito di finanziare alcune banche dell’Arabia Saudita, nonostante i loro legami con il finanziamento del terrorismo;
- In meno di quattro anni HSBC ha fatto sparire 290 milioni di dollari in travelers cheques “evidentemente sospetti” appartenenti a dei russi che sostenevano di essere nel business di auto usate.
Il rapporto ha stabilito che HSBC ha aggirato le restrizioni sui rapporti con l’Iran, Corea del Nord e altri Stati oggetto di sanzioni degli USA, il cui mercato finanziario è soggetto a pericolose infiltrazioni criminali, a causa della HSBC, filtro, soprattutto in Messico e USA, usato dai baroni della droga per riciclare denaro.
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