Grecia senza presidente: rischia di perdere 7 miliardi dalla Troika

Felice Di Maro

29 Dicembre 2014 - 17:07

Tutto rimandato al voto anticipato di fine gennaio. Il parlamento si è sciolto, la borsa di Atene è in rosso e il rischio di perdere gli aiuti della Troika è concreto.

Grecia senza presidente: rischia di perdere 7 miliardi dalla Troika

Il terzo scrutinio di è concluso con un niente di fatto. Stavros Dimas ha ottenuto 168 voti, 12 in meno rispetto ai 180 necessari per la sua elezione.
La Grecia va al voto anticipato e mentre la borsa di Atene sta precipitando, si sta per chiudere l’anno 2014 ancor più in rosso di quanto previsto.
In questo momento, la borsa di Atene è in una perdita totale del -26.78%.

La Borsa di Atene ormai è spinta al ribasso dal crollo dei titoli e in particolare delle banche elleniche. Com’è noto le tensioni interne alla maggioranza di Samaras per la possibilità del voto anticipato avevano già determinato forti oscillazioni negative dei mercati dei capitali, greci in primis, ma anche europei.

Nella mattina del 29 dicembre abbiamo seguito l’ultimo scrutinio delle votazioni e sottolineato quanto negativa sarebbe stata la prospettiva di una mancata elezione di un nuovo Capo dello Stato, con il parlamento costretto a sciogliersi.
Ciò si è avverato.
La Grecia è costretta a ricorrere al voto anticipato.
E un grave rischio emerge ora: la Grecia potrebbe perdere una parte degli aiuti della Troika (7 miliardi di euro), con la prospettiva nera di non riuscire più a pagare stipendi, pensioni e spese ordinarie.
Si aspetta ora il verdetto dell’organismo composto da membri della BCE, della Commissione Europea e del Fondo monetario internazionale: il piano di salvataggio previsto per la Grecia, il cui debito pubblico è in crisi, continuerà?

L’Europa è preoccupata: la situazione della Grecia influirà negativamente e in certa misura anche sulle dinamiche all’interno dell’Unione Europea, oltre che sul valore dell’euro.

Quali sono le prospettive sulle elezioni previste tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio? Potrà il voto determinare in Grecia una svolta?

Sono interrogativi a cui è relativamente facile rispondere ma la componente delle incertezze sia nei mercati finanziari sia nella politica in generale ha il suo peso.

La legge elettorale in Grecia
La legge elettorale assegna un cospicuo premio alla lista che arriva prima, il 16% dei seggi.
La competizione, come nel 2012, potrebbe svolgersi quindi tra Tsipras e Samaras, il primo ministro attuale, che almeno era a suo tempo sostenuto dai conservatori di Nea Dimokratia (ovvero il suo partito) e dalla sinistra socialista del Pasok.

Il tema però questa volta sarà proprio il debito pubblico e ovviamente la sanità, che in Grecia è un problema serio.

Le trattative con la Troika saranno rimandate alla conclusione della formazione del nuovo governo.

Accesso completo a tutti gli articoli di Money.it

A partire da
€ 9.90 al mese

Abbonati ora

Iscriviti a Money.it