Il primo ministro della Grecia è recentemente volato in Cina, per "corteggiare" gli investitori cinesi. Nel suo tentativo ad essere convincente, ha adottato una narrazione radicale: la Grecia è una storia di successo. Un paese che stava quasi per morire nel 2012 è ormai in via di guarigione, sulla strada verso la stabilizzazione e la crescita; una splendida opportunità, attualmente, per gli investitori per far salire gli investimenti ultra vantaggiosi e beneficiare della futura crescita. Quanto di questo è vero, però?
Il primo ministro greco e i ministri delle finanze sono stati ottimisti nel corso degli ultimi tre catastrofici anni. In effetti, si potrebbe sostenere che è parte del loro lavoro fare buon viso a cattivo gioco ed essere ottimisti, soprattutto quando ci si trova in un paese come la Cina, dove si lotta per conquistare investimenti per il proprio sofferente paese. Tuttavia, ciò che rende interessante questa storia di successo è che la stampa internazionale e i mercati monetari sembrano concordare.
Grecia: storia di successo?
Vengono sbandierati sei motivi a sostegno di questa tesi:
- I rendimenti dei titoli di Stato greci sono crollati dal 30% al 8%, mentre due delle tre agenzie di rating hanno aggiornato il merito creditizio dello Stato greco;
- il tasso di contrazione dell’economia è in calo;
- i salari sono diminuiti drasticamente dando un notevole impulso alla competitività greca;
- il governo è riuscito, attraverso una serie impressionante di tagli e aumenti delle tasse, a fornire un piccolo ma comunque significativo avanzo primario di bilancio;
- la Borsa di Atene è raddoppiata in valore nel corso degli ultimi mesi;
- le banche della Grecia si stanno consolidando e vengono ricapitalizzate, con qualche aiuto da parte degli investitori internazionali.
Conclusioni
Da tre anni, la Grecia sta cercando di convincere il mondo, e il popolo greco, che tutto finirà nel migliore possibile dei modi. La differenza ora è che ora anche la stampa internazionale sembra essere essere d’accordo con questa propaganda.
| Traduzione italiana a cura di Erika Di Dio. Fonte: Naked Capitalism |
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