Grecia, giorni decisivi per evitare il default

Roberto Golino

3 Maggio 2015 - 18:59

Incubo default per la Grecia. I rappresentanti del governo, trattano con il Brussels Group la possibilità di ottenere la concessione di un nuovo credito

Grecia, giorni decisivi per evitare il default

Ore di trepida attesa per Alexis Tsipras e per la Grecia. Il primo ministro ellenico, alle prese con una crisi storica senza precedenti nel suo Paese, deve fare i conti con le casse dello Stato sempre più vuote.

Per evitare il default, il leader di Syriza, spera si concluda positivamente la trattativa con il Brussels Group, per riuscire a sbloccare altri 7,2 miliardi di euro. Per trattare il delicato tema; è stata istitutita una ’maratona’ di tre giorni a Bruxelles, dove i rappresentanti del Premier greco e creditori, lavoreranno per cercare il difficile accordo.

Nonostante le perplessità degli addetti ai lavori in merito alla nuova richiesta greca e alla reale possibilità che il prestito venga erogato nelle condizioni sperate da Tsipras; trapela un leggero ottimismo sul felice esito della vicenda.

Il governo di Atene, spera di chiudere l’accordo già nella giornata odierna, così da giungere all’Eurogruppo dell’11 maggio con speranze concrete per evitare la capitolazione economica.

A rovinare i piani dell’esecutivo greco, però, potrebbe arrivare un responso parzialmente negativo da parte del Brussels Group: l’ente, sarebbe si disposto a concedere un nuovo credito alla Grecia, ma si tratterebbe di un intervento a lunga gettata che non potrebbe prescindere, tuttavia, da alcuni vincoli che Atene dovrebbe rispettare.

Tra le direttive imposte, voci riguardanti l’IVA e alcune privatizzazioni.

In favore della Grecia si è espresso Jean Claude Juncker:

Non ci sarà alcun default sovrano in Grecia - ha dichiarato il presidente della Commissione UE - la Grecia è e resterà parte integrante dell’Eurozona - continua - Ha ancora un lungo cammino davanti e non abbiamo chiarezza sui progetti concreti di riforma, ma va nella direzione giusta - ha aggiunto ancora Juncker - devono essere rispettati gli accordi con l’Eurogruppo e impegnarsi in una politica sostenibile e credibile".

Il pacato ottimismo esternato dal presidente della Commissione UE, non ha impedito nei giorni scorsi di valutare un’eventuale ’piano B’ in caso di default.
Una serie di provvedimenti atti a ’pilotare’ il fallimento, limitando il più possibile i danni che portebbe creare uno scenario simile.

Una delle ipotesi percorribile, riguarderebbe il mantenimento della moneta unica e una serie di interventi straordinari da parte della Ue per evitare il collasso da parte delle banche greche. Ciò dovrebbe prevedere altresì, un cambio di governo, ma non è assolutamente scontato che Tsipras si faccia da parte con tanta facilità. 

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