Livelli record di suicidi in Grecia dopo le misure di austerità imposte dall’Europa. Fra i giovani aumenta il consumo di droghe e stupefacenti.
Il numero di suicidi in Grecia è cresciuto del 35% per gli uomini in età lavorativa. Il tasso di suicidi è infatti aumentato da 6.56 a 8.81 per 100.000 abitanti fra il 2011 e il 2012, secondo uno studio del British Medical Journal.
Lo studio rivela una correlazione tra l’implementazione delle misure di austerità europee a partire dal 2008/209 e l’incremento del numero di suicidi per gli uomini compresi tra i 20 e i 59 anni.
George Rachiotis, che insegna all’Università di Tessalonia, afferma in una intervista a Medscape:
“L’austerità aumenta in maniera diretta il rischio di suicidi per via della perdita di lavoro – soprattutto per i lavoratori nel settore pubblico – e per via dell’insicurezza economica”.
La situazione in Grecia ormai può essere definita una vera e propria crisi umanitaria.
La percentuale di persone che hanno dichiarato di soffrire di depressione è anch’essa aumentata drasticamente negli ultimi quattro anni, dal 3% all’8%.
Questi dati inquietanti si fanno sentire proprio nel momento in cui la Grecia ha accettato ulteriori norme di austerità economica imposte dall’Unione Europea.
A peggiorare la situazione, la spesa per la salute mentale nelle agenzie pubbliche e no profit è diminuita drasticamente a partire dal 2009, con ulteriori tagli in vista nel futuro.
Il finanziamento per la salute mentale è diminuita del 55% nel 2012 rispetto all’anno precedente.
Oltre alla disoccupazione, le cause che portano alla depressione e, in alcuni casi anche al suicidio, sono molteplici:
- nell’ultimo anno in Grecia, 800,000 persone hanno perso l’assistenza sanitaria. Un incremento rispetto all’anno precedente del 500%;
- con l’inizio della crisi economica in Grecia il numero di licenziamenti è aumentato e i salari sono diminuiti in media del 40%;
- ben 1/3 della popolazione greca è a rischio di estrema povertà.
Queste problematiche che non vedono una risoluzione nel futuro immediato hanno contribuito alla crisi umanitaria greca.
Droghe: boom di consumi per i giovani tra i 15 e i 19 anni
Secondo uno studio dell’Istituto Universitario per la Salute Mentale in Grecia, l’utilizzo di droghe è aumentato tantissimo negli ultimi anni nell’età compresa tra i 15 e 19 anni.
L’aumento del tasso di disoccupazione tra i giovani, il disincanto riguardo alle possibilità future e la diminuzione della spesa per la sanità mentale hanno portato a un incremento dell’uso di droghe.
Il grafico riporta che il maggior aumento riguarda l’abuso di sostanze inalanti, come ad esempio lucido da scarpe, colla, gasolina, gas per accendini, pittura spray, smacchiatori, deodoranti per la casa ecc.
Probabilmente questo aumento è dovuto ai bassi costi di tali sostanze.
Negli ultimi anni la Grecia ha anche assistito a un notevole incremento del numero di infetti con HIV e AIDS. Dal 2011 i casi sono aumentati da 15 a 484.
Secondo Vasilis Gkitakos, direttore del centro di terapia KETHEA, i più grande rischi sanitari per la Grecia sono la disoccupazione e l’uso di droghe:
“La speranza in una vita migliore e lo stimolo alla riabilitazione diminuisce, ma la povertà aumenta. I drogati tendono a ad astenersi da prendere misure per proteggere la loro salute e diventano più autodistruttivi. Lo stato non si accorge, e non risponde, a quella che è una crisi della sanità pubblica”.
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