Grecia, Samaras: Recessione oltre le aspettative, ripresa dal 2014

Daniele Sforza

24 Luglio 2012 - 16:05

Grecia, Samaras: Recessione oltre le aspettative, ripresa dal 2014

Il premier greco Antonis Samaras non si nasconde dietro un dito e annuncia una recessione al di là delle aspettative per quest’anno, con una ripresa che, probabilmente, inizierà non prima del 2014.

Le previsioni di Samaras

Recessione peggiore del previsto, calo del Pil di oltre il 7%, ripresa che se ci sarà inizierà non prima del 2014. Lo scenario comunicato dal premier greco Antonis Samaras è fosco, ma non poteva essere altrimenti visti i presupposti.
Le dichiarazioni di Samaras, comunicate al momento dell’inizio del programma di verifica da parte della troika (Ue, Bce, Fmi) sul piano di risanamento del Paese ellenico, non fanno ben sperare a livello europeo. E sì, non fanno ben sperare neppure su una solida permanenza della Grecia nell’Eurozona, nonostante Samaras se la prenda con i detrattori, ovvero quei sabotatori europei che minano gli sforzi della Grecia: "Sono tutti irresponsabili", ha affermato Samaras con decisione "e in ogni caso dimostreremo loro che hanno torto".

Grecia contro Germania: la partita infinita

Naturalmente l’invettiva di Samaras è rivolta soprattutto contro la Germania: dopo un’indiscrezione sul Fondo Monetario Internazionale che avrebbe dato lo stop agli aiuti al Paese ellenico, e la voglia della Germania di far fuori la Grecia dall’Euro, Samaras si sente naturalmente e costantemente sotto pressione.
Anche perché per quanto riguarda il Prodotto interno lordo, le stime della troika prevedevano una riduzione del 4,7%, e non di oltre il 7% come previsto da Samaras. Lo stesso tasso di disoccupazione, al 24%, preoccupa e non poco i vertici europei, nonostante la promessa di ridurre il livello di disoccupazione di 10 punti percentuali in 4 anni.
Sforzi e promessi costruttivi contro cui però contrastano le vulgata europee, specialmente tedesche, che vertono tutte sulla presunta "pigrizia greca" nel risolvere la crisi.
E restano inascoltate perfino le parole del premio Nobel Paul Kruger, che dalle pagine del suo blog sul New York Times definisce "irritante" l’atteggiamento tedesco nei confronti della Grecia e avverte di non sottovalutare le devastanti conseguenze che scatenerebbe l’uscita del Paese ellenico dall’Europa.

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