Grecia, Moody’s abbassa il rating da Caa1 a Caa2

Felice Di Maro

30 Aprile 2015 - 21:39

Un piano di riforme è stato presentato e secondo l’agenzia Reuters la Grecia ha pochi giorni per trovare un accordo. Un piano di riforme è stato presentato e

Grecia, Moody’s abbassa il rating da Caa1 a Caa2

La prospettiva dei bond ellenici è negativa. L’agenzia Moody’s ha abbassato il rating da “Caa1” a “Caa2” ed ha rilasciato la seguente dichiarazione:

Il governo greco e i creditori sono distanti da un’intesa. Con outlook negativo la probabilità di un default della Grecia continua ad aumentare con il passare delle settimane e in mancanza di un accordo con creditori: il rating Caa2 è associato con una probabilità su quattro di default in due anni. C’è un’elevata incertezza sul fatto che venga raggiunto un accordo in tempo per onorare i pagamenti. Il risultato finale sarà legato a decisioni politiche a livello europeo e in Grecia.

Appare chiaro che per Moody’s ci sono significativi rischi anche se venisse raggiunto un accordo. Pesa sui mercati finanziari l’indebolimento dell’economia non solo nella Grecia ma incerto è anche il contesto politico dell’Unione europea che presenta disoccupazione alta. Com’è noto i media diffondono note edulcorate che presentano scenari di un Grexit ma sono opinioni ben presentate e nessuno dei vertici Ue, Bce e Fmi fanno dichiarazione né di conferma e né di smentita.

Secondo l’agenzia Reuters la Grecia ha pochi giorni per trovare un accordo con i creditori su un piano di riforme economiche che consenta lo sblocco dei prestiti. La Bce ha aumentato il limite massimo della liquidità di emergenza Ela a favore degli istituti di credito ellenici di 1,4 miliardi di euro portandola a 76,9 miliardi.

I dati diffusi dalla Bce dicono che rallenta il deflusso di fondi dalle banche greche. Il livello dei depositi bancari è sceso a 144,7 miliardi in marzo da 147,5 miliardi che era in febbraio. Il calo, pari a 2,76 miliardi circa si raffronta con deflussi per 7,9 miliardi in febbraio e 12,72 miliardi in gennaio. L’insieme mostra anche un rallentamento nel deflusso di fondi dai soli depositi delle famiglie e delle imprese elleniche scesi di 1,91 miliardi in marzo (-1,36% mensile) a 138,55 miliardi da 140,47 miliardi in febbraio e si conferma un trend negativo che dura ormai da sei mesi e a un nuovo minimo da dieci anni.

Il quotidiano ellenico Kathimerini citando fonti del ministero delle Finanze ha dato notizia che le entrate dello Stato ellenico sono ulteriormente diminuite ad aprile in termini di riscossione sia delle imposte dirette e sia di quelle indirette. Le entrate sarebbero tra i 600 e i 700 milioni di euro a fronte di una previsione di 1,8 miliardi. Si stima che la diminuzione complessiva sarà intorno ai 400 milioni di euro e l’Iva sarà ad un minimo record.

DOVE VUOLE ARRIVARE TSIPRAS?

Mentre il governo è al lavoro per preparare alcune riforme strutturali come richieste da Ue, Fmi, Bce e Fondo Salva-Stati ESM è bene chiedersi fin dove vuole arrivare Tsipras. Sembra chiaro che per avere liquidità deve fare quello che chiede il Brussels Group e qualche riforma come il reddito di cittadinanza o l’aumento dei salari forse potrà farle. Ci si chiede però cosa ancora deve subire il popolo Greco per essere liberato una volta per tutte dalla gabbia del debito? Le tensioni in Grecia sono forti e la domanda che idealmente si rivolge a Tsipras è:

Caro Tsipras con chi stai?

La Tv di Stato Ert è stata riaperta e 1500 dipendenti sono stati riassunti. Furono licenziati nel giugno 2013 e hanno continuato a lavorare senza stipendio trasmettendo da un edificio vicino alla sede di Atene e da Salonicco.

Il ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis in un’intervista a “Die Zeit” ha dichiarato:
Io sono ancora il responsabile dei colloqui sul debito con i partner della zona euro. Entrambe le parti sono più vicine a un’intesa rispetto a quanto molti media non credano. Io detto la linea. Sono ancora in carico per le negoziazioni con l’Eurogruppo ed è nel nostro interesse raggiungere un compromesso il più rapidamente possibile, siamo più vicini di quanto molti media non credano.

Ad Atene, Varoufakis nel quartiere di sinistra e anarchico, Exarchìa, è stato oggetto di una aggressione da parte di circa trenta anarchici non forte certo ma con lanci di bicchieri in un ristorante. L’episodio ben trattato da media non sembra di rilievo ma ci dice come in Grecia le tensioni sono veramente forti.

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