Gran Bretagna: prossima vittima del downgrade?

Erika Di Dio

26/11/2012

Gran Bretagna: prossima vittima del downgrade?

Ricorderete che la scorsa settimana l’agenzia di rating Moody’s ha seguito le orme di S&P e ha declassato il rating della Francia da AAA a Aa1 per motivi di scarsa crescita del Pil e un mercato del lavoro anemico. Anche se il suddetto declassamento non ha colto tutti di sorpresa, è stato sufficiente per far sì che in parecchi iniziassero a speculare su chi potesse essere la prossima vittima del declassamento dell’agenzia di rating. E sapete cosa, per le strade si dice che presto potrebbe essere il turno della Gran Bretagna!

Questi voci hanno iniziato a circolare per i mercati in seguito alla pubblicazione del rapporto sull’indebitamento netto del settore pubblico. I dati mostrano che il governo ha preso in prestito 8,6 miliardi di sterline ad Ottobre, 2,7 miliardi in più rispetto all’importo preso in prestito nel 2011. Nel frattempo, il governo ha contratto un deficit di 6,7 miliardi di sterline nel corso del mese. Ciò significa che ha speso più di quanto ha guadagnato, superando le aspettative per un disavanzo mensile di 4,1 miliardi di sterline.

Non pensate che i funzionari britannici non abbiano cercato di evitare che il deficit del paese scoppiasse. Uno sguardo più da vicino ai dati mostra che i tagli alla spesa sono in realtà aumentati del 3% battendo le aspettative che davano un aumento del 2,3%. Intendiamoci, questo già include il salto del 7,7% della spesa per le prestazioni sociali a 16 miliardi di sterline.

Per la maggior parte, è stato il versante delle entrate a danneggiare la Gran Bretagna. Il gettito fiscale non è più agli stelli livelli di prima. Le cifre di Ottobre riflettono il calo delle imposte sulla società, che sono diminuite del 9,5% a 8,1 miliardi. Secondo il Tesoro, questa debolezza è essenzialmente dettata dal crollo delle entrate fiscali aziendali spinto dal calo di petrolio e di gas nel Mare del Nord.

Ma naturalmente questo non ha impedito agli oppositori di speculare sul fatto che le grandi società multinazionali stanno cercando scappatoie per evitare di pagare le tasse e che lo stanno facendo bene!

Indipendentemente dal fatto che queste speculazioni siano vere o no, la relazione non è una buona notizia per il Cancelliere dello Scacchiere George Osborne. All’inizio di quest’anno aveva promesso che avrebbe abbassato l’indebitamento del governo a solo 120 miliardi di sterline dai 121,4 miliardi del 2011. Tuttavia, il Tesoro ha già preso in prestito 73,3 miliardi di sterline dall’inizio dell’anno e se le entrate fiscali non si sollevano e la spesa continua ad aumentare, il governo potrebbe presto aver bisogno di prendere in prestito più soldi. Le stime rivelano che potrebbero essere necessari dai 10 ai 15 miliardi di sterline in più rispetto all’obiettivo del Cancelliere.

Di conseguenza, questo ha fatto preoccupare qualche partecipante al mercato. Essi avvertono che dovremmo tutti iniziare a prepararci per quando il Cancelliere annuncerà aumenti delle tasse e tagli alla spesa nel suo Autumn Statement il prossimo 5 Dicembre.

Se vi state chiedendo come la sterlina ha reagito a questo report, non rimanete sorpresi di vedere che sia il GBP/USD che il GBP/JPY hanno messo a segno un rally sulla scia della notizia.

A modesto parere di questo vecchio però, fareste bene a stare all’erta. Potrebbe essere solo una questione di tempo prima che l’attenzione del mercato si sposti ai bilanci della Gran Bretagna e il paese potrebbe presto perdere il suo prezioso rating AAA.

Traduzione italiana a cura di Erika Di Dio. Fonte: Babypips

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