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Francia: declassamento da parte di Moody’s. Le ragioni della debolezza francese
mercoledì 21 novembre 2012, di
Un paio di giorni fa , i nostri amici di Moody’s hanno deciso di colpire la Francia con un downgrade, spogliandola del suo prezioso rating AAA . Questo l’ha portata ad Aa1 che è perfettamente in linea con il rating di Standard and Poor di AA+.
Tenete a mente però che Standard and Poor ha declassato la Francia DIECI mesi fa, a Gennaio! Perché Moody ha impiegato così tanto tempo?
Qualunque sia la ragione del ritardo di Moody’s, l’agenzia di rating ora vede abbastanza debolezza nell’economia francese per giustificare questa scelta. Nella sua dichiarazione, Moody’s ha indicato una crescita piatta del Pil e un mercato del lavoro anemico come fattori che potrebbero minare l’economia nazionale.
Negli ultimi tre mesi, la Francia ha registrato un tasso di crescita trimestrale dello 0,0%, -0,1% e 0,2%. Nel frattempo abbiamo assistito a perdite di lavoro che ammontano a circa 22.400 e 50.400 rispettivamente nel secondo e nel terzo trimestre. Perbacco!
Per far uscire dalla crisi il suo paese, il Presidente Hollande ha divulgato i piani di un programma che porterebbe al trasferimento di circa 20 miliardi di euro dalle imposte sul reddito a quelle sul consumo. Questo effettivamente farebbe sì che la riscossione delle imposte in Francia si basasse di più sul consumo che invece sul reddito di ogni singola persona.
Tuttavia, Moody’s rimane indifferente di fronte alle scelte del governo di Hollande, avendo notato che il governo francese non sia stato poi tanto capace di attuare le misure proposte nel corso degli ultimi 20 anni.
Non sorprende il fatto che l’EUR/USD sia subito sceso al rilascio del rapporto di Moody’s. La coppia è scesa di 40 pip nei primi 30 minuti prima di stabilizzarsi al supporto della precedente sessione. Considerando che questo è accaduto nella tarda sessione di New York, 40 pip sono un bel po’!
Cosa sta sorprendendo però i fanatici del mercato è il fatto che l’EUR/USD sembra si stia riprendendo dalla sua reazione al downgrade. La coppia sta ora contrattando vicino al prezzo in cui contrattava prima del rilascio del report. Questo molto probabilmente sta accadendo perché i trader si stanno rendendo conto che si tratta di una vecchia notizia e che era inevitabile che altre agenzie di rating si sarebbero rivoltate contro la Francia.
Non dobbiamo ignorare comunque il downgrade di Moody’s. Anche se non ha lasciato un impatto duraturo sull’EUR/USD, ci può essere ancora d’aiuto per ricordarci che ci sono altre preoccupazioni nell’eurozona oltre a quelle rappresentate da Grecia e Spagna.
Tenete a mente che la Germania e la Francia, i principali motori della crescita nella regione, hanno mostrato segni di debolezza. Una volta che i mercati riescono a superare il dramma rappresentato dal possibile default della Grecia, dovrebbe essere facile spostare l’attenzione sul possibile rallentamento della crescita e sulle profonde recessioni che questo potrebbe causare alle economie periferiche.
Nel corso delle prossime settimane, si farebbe meglio a stare attenti a ulteriori aggiornamenti su Germania e Francia. Una maggiore debolezza potrebbe ispirare un’avversione al rischio e maggiori declassamenti di rating, che potrebbero pesare significativamente sull’euro.
Traduzione italiana a cura di Erika Di Dio. Fonte: Babypips
