Golpe in Turchia: Trump appoggia Erdogan, ma cosa sa veramente sul colpo di stato?

Sara Catalini

22 Luglio 2016 - 19:45

Dopo il golpe fallito in Turchia, il candidato repubblicano alle elezioni USA 2016 Donald Trump mostra il suo supporto a Erdogan, ma forse non è informato su come sono andate davvero le cose.

Golpe in Turchia: Trump appoggia Erdogan, ma cosa sa veramente sul colpo di stato?

Golpe Turchia: dopo il tentativo fallito di un colpo di stato ad opera dei militari ostili ad Erdogan, continuano a crescere preoccupazioni a livello internazionale sull’evoluzione della situazione politica della Turchia.

Il tentativo subito naufragato di prendere il potere da parte dei gulenisti ha fatto sorgere molti interrogativi su più fronti: gli USA sono i mandanti del colpo di stato? Perché è fallito?

Nel caos generale, le persecuzioni del Governo di Ankara contro i golpisti ed eventuali affiliati hanno suscitato molte reazioni contrastanti da parte di vari leader mondiali.

In questo quadro Donald Trump, candidato alle presidenziali USA 2016, è stato molto lineare e chiaro circa la sua posizione:

"Se saro’ eletto presidente non faro’ pressioni su Ankara o su altri alleati autoritari che conducono purghe sui loro avversari politici o riducono le liberta’ civili. Gli Stati Uniti devono risolvere i loro problemi prima di cercare di cambiare il comportamento di altri Paesi. Gli Stati Uniti non hanno il diritto di dare lezioni ad altri Paesi. Ad Erdogan do grande credito per essere stato capace di ribaltare la situazione dopo il tentativo di golpe".

Golpe Turchia: Trump parla senza sapere i fatti

In un’intervista al New York Times dopo aver suggerito che potrebbe non difendere un altro membro della NATO in caso di un attacco russo, Donald Trump ha parlato del colpo di stato in Turchia.

Ha detto di essere rimasto impressionato dagli sforzi del popolo turco, sceso in piazza per impedire ai militari di prendere il potere, ma lo ha fatto in un modo che ha dimostrato tutta la sua ignoranza su un aspetto centrale del golpe.

"Sono scesi in strada, ma l’esercito non ha marciato sopra le persone come invece accaduto in piazza Tiananmen in Cina, quando l’uomo che fermò i carri armati è stato linciato".

In questo breve commento, Trump è riuscito a confondere due episodi completamene diversi della storia internazionale e a paragonare proteste con un background del tutto differente.

La rivolta di cui parla il magnate è quella esplosa a piazza Tienanmen a Pechino, occupata dai dimostranti dal 15 aprile al 4 giugno 1989. E’ stata una manifestazione iconica, seguita da durissime repressioni del Governo, che ordinò alle forze militari di accanirsi sui protestanti. Il simbolo di quei giorni fu il Rivoltoso Sconosciuto, uno studente che da solo e completamente disarmato si parò davanti a una colonna di carri armati per fermarli.

Ecco la celebre fotografia che lo ritrae nel suo pacifico atto di eroismo.

Trump ha per l’ennesima volta fatto una gaffe non indifferente, in quanto alcuni video profondamente angoscianti e difficili da digerire mostrano manifestanti turchi schiacciati dai carri armati e trucidati senza pietà mentre in Cina nulla di questo è accaduto.

La mancanza di consapevolezza da parte di Trump su ciò che è avvenuto in Turchia è stata accompagnata da una mistificazione su quello che è successo con l’uomo cinese che notoriamente ha bloccato il percorso di una colonna di carri armati durante l’attacco ai manifestanti pro-democrazia di piazza Tiananmen.

Come il New York Times ha riportato per dovere di chiarezza, il Rivoltoso Sconosciuto cinese è stato trascinato via poco dopo lo scatto della storica foto, non investito.

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