I risultati del sondaggio lanciato da Money.it: per il 58% dei rispondenti è stata una scelta sbagliata sospendere il Cashback a partire dal 1 luglio.
Sospendere il Cashback è stata una scelta sbagliata. Questo è il responso del sondaggio lanciato da Money.it alla luce della decisione del Governo che, a partire dal 1 luglio, ha deciso di sospendere per almeno sei mesi la misura che era stata fortemente voluta dall’ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
Per il 58% dei rispondenti al sondaggio, che ricordiamo non ha valore scientifico ma solamente indicativo non essendo realizzato a campione, quella presa dal governo Draghi è stata una decisione sbagliata, a fronte di un 42% che invece ha plaudito allo stop alla misura.
Il meccanismo del Cashback è stato introdotto dal governo Conte allo scopo di incoraggiare i pagamenti elettronici, diminuire l’uso del contante, incentivare i consumi e combattere al tempo stesso l’evasione fiscale.
La misura ha avuto un primo periodo di sperimentazione nel dicembre 2020, partendo poi a regime dal 1 gennaio 2021. Per ogni pagamento elettronico effettuato in un negozio fisico, un cittadino può ricevere indietro il 10% di quanto speso, fino a un massimo di 150 euro ogni sei mesi.
Con il Cashback di Natale, a febbraio invece sono stati pagati rimborsi fino a 150 euro relativi al solo mese di dicembre 2020. C’è poi il Supercashback, che premia con un bonus di 1.500 euro le 100.000 persone che più hanno utilizzato lo strumento.
Pochi giorni prima della scadenza del primo semestre, il Governo ha deciso di non rinnovare il meccanismo per il secondo semestre: le somme accumulate nei primi sei mesi dell’anno, saranno comunque pagate entro agosto.
Il nuovo governo Draghi ha optato per la sospensione in quanto la misura sarebbe troppo dispendiosa e poco incisiva nella lotta all’evasione fiscale: secondo diverse stime, lo stop potrebbe fare risparmiare allo Stato circa 3 miliardi di euro entro il 2022.
Un sondaggio sul Cashback
La notizia della decisione del Governo di sospendere il Cashback ha diviso il mondo politico ma non solo. Per il Codacons lo strumento finora non è stato un successo, visto che lo hanno utilizzato poco meno di 9 milioni di persone, circa il 15% dei cittadini.
Confesercenti invece ha sottolineato come la misura non avrebbe dato quella spinta ai consumi auspicati. I commercianti di conseguenza non sembrerebbero essere molto dispiaciuti di questa sospensione.
Leteralmente spaccato il Governo, con il Movimento 5 Stelle che si è schierato compatto in difesa dello strumento da loro fortemente voluto durante il precedente esecutivo.
Critico anche il Partito Democratico, che ha definito la misura un utile strumento per combattere l’evasione fiscale. In tempo di crisi, i 300 euro annui di cashback possono inoltre rappresentare un aiuto alle famiglie.
Esulta invece il centrodestra: per Forza Italia e Lega i soldi risparmiati possono ora essere utilizzati in maniera differente, con anche Fratelli d’Italia che ha plaudito alla scelta del Governo nonostante sia all’opposizione.
Visto che il Cashback è stato sospeso ma non eliminato, guardando i risultati sondaggio di Money.it emerge come la maggioranza dei lettori vorrebbe un suo ripristino nel 2022.
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