Quanto guadagna Giulio Ciccone, il giovane ciclista che sta stupendo al Tour de France?

Alessandro Cipolla

12 Luglio 2019 - 16:45

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Giulio Ciccone dopo un ottimo Giro d’Italia è riuscito a indossare la maglia gialla al Tour de France: la biografia e i guadagni della grande speranza del ciclismo nostrano.

Quanto guadagna Giulio Ciccone, il giovane ciclista che sta stupendo al Tour de France?

Torna a battere forte il cuore degli appassionati di ciclismo italiani. Senza andare troppo indietro nel tempo, dopo i successi e le imprese di Marco Pantani e Vincenzo Nibali, adesso è il giovane Giulio Ciccone a entusiasmare i tifosi.

Grazie a una lunga fuga durante la sesta tappa del Tour de France, Ciccone che alla fine si è piazzato al secondo posto è riuscito a ottenere la maglia gialla con sei preziosi secondi di vantaggio sul francese Julian Alaphilippe.

Dopo i due successi ottenuti al Giro d’Italia, il primo nel 2016 proprio al suo esordio tra i professionisti e il secondo nell’ultima edizione, il giovane Giulio Ciccone si sta ora consacrando come il più nitido talento tra le nuove leve del ciclismo italiano.

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La biografia di Giulio Ciccone

In Italia spesso si racconta come i nostri nonni per quanto riguarda lo sport avessero tre passioni: il calcio, il ciclismo e la boxe. Per quanto riguarda la bici, da noi c’è sempre stato uno speciale debole per gli scalatori.

Del resto per trovare un esempio basterebbe guardare come ancora Marco Pantani, ad anni purtroppo dalla sua morte, sia ancora amatissimo dagli appassionati italiani e non solo.

Con ancora Vincenzo Nibali a vestire i galloni del corridore attualmente più importante del nostro panorama, il futuro però sembrerebbe essere tutto di Giulio Ciccone con i due che il prossimo anno potrebbero essere anche compagni di squadra.

Nato a Chieti il 20 dicembre del 1994, fin da bambino è in sella alla bicicletta dimostrando subito di avere tutte le caratteristiche dello scalatore puro, tanto da vincere quando era dilettante la classifica degli scalatori del Giro della Valle d’Aosta oltre alla Milano-Rapallo.

La carriera nel professionismo

Chi lo nota è il team Bardiani-CSF che nel 2016 gli fa firmare il suo primo contratto da professionista. Ciccone ripaga subito la fiducia concessa vincendo una tappa al Giro d’Italia, il quarto ciclista più giovane di sempre, nella tappa di Sestola.

Il 2017 però è un anno segnato da problemi fisici per il corridore abruzzese, tanto che deve subire due operazioni al cuore, riuscendo comunque a vincere una tappa del Giro dello Utah e a ottenere altri piazzamenti.

Il primo grande successo per Giulio Ciccone arriva quindi nel 2018, quando vince il Giro dell’Appennino e la classifica degli scalatori del Giro della Slovacchia, mentre al Giro d’Italia sempre nella graduatoria riservata agli scalatori si piazza secondo dietro Chris Froome.

Risultati questi che lo portano nel 2019 a firmare un contratto biennale con la Trek-Segafreddo, formazione della World Tour, con tanto di seconda vittoria della sua carriera al Giro d’Italia nel tappone di montagna di Ponte di Legno oltre alla classifica degli scalatori.

Come se non bastasse, alla sua prima esperienza al Tour de France riesce ad arrivare in maglia gialla, grazie al secondo posto arrivato dopo una lunga fuga durante la sesta tappa da Mulhouse a La Planche des Belles filles.

I guadagni

Non solo la gloria per Ciccone in questo 2019 ma può rallegrarsi anche per i guadagni. Oltre al nuovo contratto con la Trek-Segafreddo, un secondo posto in una tappa del Tour de France vale 5.500 euro mentre ogni giorno passato con la maglia gialla addosso porta a un bonus di 500 euro.

Al Giro d’Italia invece il primo posto nella classifica degli scalatori gli è valso 5.000 euro più i vari bonus, mentre la vittoria di tappa gli ha garantito una vincita di oltre 11.000 euro. Insomma anche dal punto di vista degli incassi questo 2019 all’abruzzese sta andando alla grande.

Bisogna ricordare comunque che nel ciclismo, di norma, i premi vinti dai vari corridori di una squadra durante una corsa a tappe vengono sommati e poi divisi tra tutti i membri del team che hanno preso parte alla corsa.

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