Giappone, segnali di ripresa economica

Matteo Melani

11 Luglio 2013 - 14:15

Giappone, segnali di ripresa economica

Arriva dalla Banca centrale giapponese la notizia dei primi miglioramenti. Oltre a questi sviluppi, l’istituto dichiara la volontà di continuare l’attuale politica monetaria.

Le stime però rimangono limitate. Per il 2013 è prevista una crescita del pil del 2,8%, contro la stima di aprile del 2.9%. Di meno della metà l’aumento della ricchezza nel 2014, per la quale è previsto un rialzo del solo 1,3%. Per l’anno corrente, inflazione dovrebbe salire di 0,6 punti percentuali rispetto agli 0,7 previsti. L’obiettivo della Banca è quello di portare al 2% l’inflazione nel medio termine. Quanto ai prezzi al consumo vedranno un più 3,4% nel 2014.

Ciò nonostante prevale l’ottimismo e il dato più rappresentativo di questa risalita è quello degli ordinativi macchinari, cresciuti del 10,5% rispetto al mese precedente. “L’economia giapponese-scrive Bank of Japan nel bollettino mensile- è sulla via di una moderata ripresa”. E’ dal marzo del 2011 che non si sentiva parlare di “ripresa” in Giappone. In quel periodo il paese fu colpito dallo tsunami, un disastro umano, ambientale ed economico. Fra le aziende messe in ginocchio anche colossi come Toyota e Mitsubishi. Da tre anni il Giappone rimane la terza economia del mondo, preceduta al secondo e primo posto rispettivamente da Cina e Stati Uniti.

Intanto la Banca centrale tramite il governatore Haruhiko Kuroda, intende rimanere sul sistema politico monetario degli ultimi tempi. Ossia l’acquisto dei titoli di stato fra i 60 e i 70 triliardi di yen all’anno e una diminuzione del tasso d’interesse dello 0.01%. Questo programma fa parte dell’iniziativa “Abeconomics” promossa dal primo ministro Shinzo Abe.

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