Generali: Caltagirone in un anno è salito dell’1,5%. E forse non è finita

Antonio Atte

20 Settembre 2016 - 17:19

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Caltagirone sale ancora in Generali e raggiunge il 3,49% del capitale del leone triestino. Fino a che punto si spingerà il costruttore?

Generali: Caltagirone in un anno è salito dell’1,5%. E forse non è finita

Si rafforza la presenza di Francesco Gaetano Caltagirone in Generali. L’imprenditore attivo nel settore dell’edilizia ha raggiunto il 3,49% del Leone di Trieste e probabilmente il suo peso nell’azionariato del gruppo assicurativo è destinato a crescere ancora e a raggiungere - come si vocifera - anche il 5%.

Nel giro di un anno e mezzo, Caltagirone ha fatto suo l’1,5% di Generali: solo 2 anni fa, all’assemblea per l’approvazione del bilancio 2014 il costruttore si era presentato con una quota di poco superiore al 2%.

Caltagirone scende in Acea ed entra in Suez

Di recente Caltagirone è sceso nel capitale di Acea, cedendo azioni al gruppo francese Suez (secondo gruppo mondiale dell’acqua e dei rifiuti), che è così passato dal 12,5% al 23,3% della società dei servizi ambientali controllata dal Comune di Roma.

In compenso il gruppo Caltagirone ha virato sulla Francia, diventando il terzo azionista di Suez con una quota pari a circa il 3,5%, con la possibilità di salire fino al 6%.

Generali: Donnet esclude la fusione con Axa

Ad ogni modo Caltagirone non è l’unico ad aver incrementato il suo peso nel Leone di Trieste.

SocGen di recente ha spiazzato tutti con la scelta di salire al 4,17% del gruppo assicurativo, mossa che la colloca al secondo posto nell’azionariato Generali dopo Mediobanca, che detiene una quota del 13,2%.

Il patron di Vivendi Vincent Bolloré (socio forte di Piazzetta Cuccia) ha messo da tempo gli occhi sul gruppo triestino e culla il sogno di una fusione con la transalpina Axa, ma l’operazione non incontra il favore del governo, dal momento che Generali custodisce 70 miliardi di titoli di Stato italiani su 500 miliardi di asset complessivi.

Ad allontanare le voci su una possibile aggregazione con la società francese ci ha pensato anche il Ceo di Generali, Philippe Donnet, il quale la settimana scorsa ha affermato che “non abbiamo intenzione di fonderci con nessuno” e “non intendiamo fonderci con Axa”.

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