Come due vecchi amici, ieri il Presidente francese François Hollande e la Cancelliera tedesca Angela Merkel hanno assistito all’amichevole in campo "Francia-Germania" (finita 1-2). Ma fuori dal campo, l’amichevole rischia di trasformarsi in battaglia, scrive il Wall Street Journal.
Francia-Germania: amichevole in campo, e fuori?
Grazie al superamento di molti motivi di conflitto tra Germania e Francia, sembra che sia migliorata anche la relazione tra i leader dei due paesi economicamente più grandi dell’Eurozona. Il blocco economico dei 17 paesi non è imploso, la Grecia fa ancora parte dell’Euro, i tassi sui Bonos e sui BTp sono ben al di sotto delle soglie raggiunte nel 2012 e a Bruxelles, l’unione bancaria inizia a prendere forma.
La professoressa Hélène Miard-Delacroix, docente all’Università della Sorbona e specializzata in relazioni Franco-Germaniche spiega al WSJ:
"sembra che [Francia e Germania] abbiano apparentemente instaurato un rapporto di fiducia e stiano cercando un modo di collaborare".
Ma la rinnovata intesa tra Hollande e la Merkel, se non altro testimoniata dall’incontro di mercoledì per assistere insieme alla partita amichevole di Francia contro Germania, rischia di diventare vittima del suo stesso successo. Con l’Euro che cresce contro tutte le major del mercato, Francia e Germania hanno preso posizioni diametralmente opposte e la difesa dei propri interessi nazionali potrebbe spingere i due leader verso nuovi attriti.
Nel suo primo discorso al Parlamento Europeo, Hollande ha espressamente parlato della necessità che l’Eurozona adotti una politica del tasso di cambio. Il Presidente Francese ritiene che l’euro non debba dipendere dalle "fluttuazioni" dell’umore dei mercati ed ha dato voce ad una linea di pensiero preoccupata che l’attuale tasso di cambio dell’Euro possa essere controproducente agli sforzi che i Governi dell’Eurozona stanno facendo per promuovere la ripresa economica.
Dalla Francia dunque, un piccolo rimbecco a Berlino che fa sapere da un portavoce: "Dal nostro punto di vista, una politica del tasso di cambio non sarebbe lo strumento adatto a migliorare la competitività". In altre parole, la Germania dice chiaramente al presidente Hollande di essere "convinta" che l’Euro non sia sopravvalutato.
Hollande-Merkel: vecchi attriti e nuove intese
Quando Hollande è diventato Primo Ministro lo scorso anno, lui e la Cancelliera Merkel avevano una relazione piuttosto burrascosa. Ma ieri allo stadio, il tono di entrambi sembrava confidenziale. Alla fine del primo tempo della partita che sarebbe finita poi 2 a 1 per la Germania, la Cancelliera Merkel ha detto alla stampa francese che il match era "emozionante come un Summit Europeo", mentre Hollande: "Apprezzo molto che alla Cancelliera piaccia il calcio".
Tuttavia, l’attrito Franco-Germanico è antecedente all’elezione di Hollande e risale ad una ’frizione politica’ tra i Socialisti Francesi ed i Conservatori Tedeschi.
La Cancelliera Merkel, infatti, ha apertamente appoggiato la rielezione di Sarkozy, rifiutando di incontrare Hollande durante la campagna elettorale.
Dopo l’elezione, Hollande ha iniziato ad usare il suo mandato come una sfida all’idea, di inspirazione tedesca, che l’austerità sia l’unico modo di recuperare le finanze pubbliche dei paesi fortemente indebitati dell’Eurozona. La Cancelliera Merkel, consapevole della resistenza popolare nazionale, ha subito messo le carte in chiaro in un nuovo Patto Europeo che sancisce che nell’Eurozona la disciplina fiscale non sia negoziabile.
Francia-Germania: il compromesso
Come spesso accade nelle relazioni Franco-Germaniche, successivamente si è giunti ad un compromesso: sull’insistenza di Hollande, la Merkel ha appoggiato che il patto di crescita fosse di 120 miliardi di Euro. Il Presidente Francese ha firmato il fiscal pact, rinnegando la promessa elettorale di cambiarlo. Ad ottobre poi, i leader sono giunti ad un accordo sul nuovo supervisore del settore bancario, ricongiungendo così vecchie divergenze.
"E’ parte del normale che due membri abbiano visioni diverse, ma l’importante è che possano farle convergere" dice Guntram Wolff, direttore di Bruegel, fonte di importanti ricerche e studi economici in ambito Europeo.
Alcuni analisti sostengono inoltre che a posizione di Hollande in Germania sia migliorata anche per la decisione di inviare le truppe a Mali per combattere l’insorgenza islamista.
Anche a livello personale, sembra che i due leader si siano avvicinati molto. Al meeting di Berlino per il cinquantesimo anniversario dei Trattati dell’Eliseo, scrive il Wall Street Journal, i due leader "hanno superato la frontiera della formalità politicamente corretta per passare a quella familiare del ’tu’."
Asse Merkel-Hollande: nuovi attriti in vista?
Ad ogni modo, non sembra che gli altri funzionari francesi siano disposti a cedere sulla richiesta di una politica del tasso di cambio.
Qualche ora prima della partita di calcio, Pierre Moscovici, Ministro delle Finanze francese, ha detto alla stampa di sentirsi "in legittimo dovere di discutere con gli Europei di quale possa essere un tasso di cambio adeguato per l’Euro in questo momento e come fare per raggiungerlo".
Il disaccordo sull’Euro, esemplifica la fondamentale divergenza tra le due economie dell’Eurozona.
Mentre la Germania, che è un grande esportatore, vanta un’economia specializzata in macchinari di lusso poco sensibili ai marginali movimenti dell’Euro, la Francia ha un’enorme deficit commerciale che rende le aziende più fortemente esposte ai movimenti del mercato (o agli "swing", per dirla in inglese).
L’amichevole di mercoledì potrebbe evocare un simbolismo utile tanto ad Hollande quanto alla Merkel, che la prossima primavera cercherà il suo secondo mandato. La partita, conclude forse poeticamente il Professor Wolff, invia un importante messaggio: Hollande e la Merkel giocano l’uno contro l’altro, ma devono farlo insieme.
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