Forze dell’Ordine: quante risorse si recuperano risparmiando sulle statue

Simone Micocci

5 Aprile 2019 - 11:35

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Ogni anno lo Stato spende circa 400.000 euro per gli abbellimenti nelle caserme: intanto mancano le divise e c’è carenza di personale.

Forze dell’Ordine: quante risorse si recuperano risparmiando sulle statue

La giornalista Milena Gabanelli nel suo DataRoom per il Corriere della Sera ha parlato di Forze dell’Ordine, facendo luce sulle risorse che ogni anno vengono utilizzate per l’abbellimento delle caserme con l’acquisto di statue ed opere d’arte.

Un articolo che, vi anticipiamo, farà particolarmente discutere specialmente in questo periodo in cui le risorse a disposizione per il comparto Difesa e Sicurezza potrebbero essere utilizzate diversamente: c’è carenza di organico e di dotazioni all’interno dei vari Corpi delle Forze dell’Ordine, senza dimenticare gli stipendi molto bassi che inevitabilmente si ripercuotono sulla pensione futura.

Ci si chiede quindi se le risorse utilizzate per abbellire statue ed opere d’arte non possano essere utilizzate diversamente così da rendere il più efficiente possibile il lavoro che ogni giorno viene svolto da militari, carabinieri e poliziotti.

I problemi delle Forze dell’Ordine

Ci sono diversi problemi nel comparto Difesa e Sicurezza che potrebbero essere risolti con un maggior stanziamento di risorse. C’è, ad esempio, un problema economico: come spiegato da Vincenzo Romeo - delegato Co.Ce.r. - i Carabinieri che sono intervenuti per salvare la vita agli alunni sequestrati nel bus a Milano tra 20 anni andranno a prendere una pensione di 1.200 euro, mentre - come scandito più volte da Matteo Salvini - questi ogni giorno rischiano la vita per circa 1.300 euro al mese.

Ma non c’è solo il fattore retribuzioni a far discutere: ancora oggi, anche se può sembrare assurdo, c’è un “problema divise” nelle Forze dell’Ordine visto che mancano sia le taglie grandi che quelle piccole, così come i cinturoni e le divise operative. Vista la scarsità di risorse i Carabinieri sono persino costretti ad acquistare divise in tre lotti differenti poiché, come spiegato da Romeo, “non ci sono fondi a disposizione per acquistarle tutte in un’unica soluzione”.

Ci sono poi dei problemi riguardanti le nuove assunzioni nelle Forze dell’Ordine: se per l’Arma dei Carabinieri, come sottolineato dal Comandante Generale Giovanni Nistri, c’è bisogno nell’immediato di almeno 9.000 unità, per la Polizia di Stato Franco Gabrielli ritiene sia necessario il reclutamento straordinario di oltre 60.000 uomini per far fronte ai pensionamenti.

Tutti problemi già noti da tempo e per i quali arriva sempre la solita risposta: “Al momento non ci sono abbastanza risorse per risolverli”. Eppure, come fa notare l’ex conduttrice di Report, il tutto contrasta con quanto ogni anno lo Stato destina agli abbellimenti.

Costi per gli abbellimenti: quanto spende lo Stato

Riguardo ad abbellimenti, acquisto di statue ed opere d’arte da destinare alle caserme lo Stato non sembra badare a spese: ad esempio, nel 2017 per un’opera da collocare nella sede della Capitaneria di Porto di Livorno (nella parte riservata a foresteria ed alloggi) sono stati spesi 48.000€. Per un’opera d’arte destinata al Comando aeronavale della Guardia di Finanza presso l’aeroporto di Pratica di Mare sono serviti invece più di 37.636€.

E ancora: per l’abbellimento della scuola per allievi marescialli e brigadieri dell’Arma dei Carabinieri situata a Firenze Castello c’è un bando di oltre 610.000€, di cui circa 200.000 destinati all’acquisto di una statua da mettere all’ingresso esterno di rappresentanza. Altri 37.000 poi sono stati stanziati per un’opera da destinare nella nuova caserma della Guardia di Finanza di Pistoia, mentre 135.000€ per le opere da collocare negli uffici della Polstrada di Bologna.

L’elenco è molto lungo ma vi basta sapere che è da anni che lo Stato spende centinaia di migliaia di euro per l’acquisto di abbellimenti vari da destinare nelle strutture militari; niente di strano o illecito visto che c’è una legge - la n° 717 - del lontano 1949 che determina la percentuale dell’esborso totale per le nuove opere pubbliche che deve essere destinato al loro abbellimento.

Nel dettaglio, se per edificare una struttura militare sono stati spesi tra gli 1 e i 5 milioni di euro il 2% di questa somma deve essere destinato all’arte. Se invece l’importo per la costruzione sale fino ad un massimo di 20 milioni la suddetta percentuale scende all’1% e cala ancora - allo 0,5% - quando il costo è di oltre 20 milioni.

Nel dettaglio, nell’ultimo anno l’esborso per gli abbellimenti è di circa 400.000€; una cifra che certamente non basterebbe per aumentare gli stipendi delle Forze dell’Ordine, né per procedere con nuove assunzioni, ma risparmiando per più anni si potrebbe - ad esempio - costruire delle nuove caserme o alloggi per le famiglie dei militari così da garantire il ricongiungimento familiare per il personale trasferito a molti chilometri da casa.

D’altronde, ci sono diverse opere incompiute: da circa due anni si attende ad esempio il completamento dei lavori di ristrutturazione della Caserma Sani della Polizia di Stato di Firenze, mentre per quella dei Carabinieri di Larino l’attesa va avanti dal 2009.

Insomma, anche se si tratta di una cifra prettamente simbolica che da sola non aiuta a risolvere tutti i problemi delle Forze dell’Ordine è comunque un aspetto che dovrebbe essere affrontato, mettendo mano ad una legge che viste le attuali esigenze del comparto Difesa e Sicurezza appare piuttosto datata. Siamo certi, infatti, che cittadini e soprattutto appartenenti alle Forze dell’Ordine sarebbero più felici di sapere che queste risorse vengano spese per la cancelleria e per le divise mancanti.

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