Nel Regno Unito si avvicina l’ora della stretta monetaria: la BoE si sta convincendo di alzare i tassi prima del previsto. Vola la sterlina, sia su euro che su dollaro
Stamattina la sterlina è una delle valute più acquistate sul mercato forex, a seguito della pubblicazione delle minute della Bank of England e del dato sulle vendite al dettaglio decisamente positivo. Dai verbali dell’ultima riunione della BoE del 6 e 7 maggio è emerso che i 9 membri del Monetary Policy Committee (MPC) hanno votato all’unanimità il mantenimento dell’attuale strategia di politica monetaria: i tassi di interesse fermi al minimo storico dello 0,5% e il programma di quantitative easing stabile a 375 miliardi di pound all’anno (ormai da novembre 2012).
Tuttavia dai verbali si legge che alcuni funzionari del MPC della BoE stanno cambiando la loro opinione sulla forward guidance sui tassi di interesse, che ora vorrebbero veder salire prima che l’economia britannica cominci a crescere a ritmi superiori rispetto a quelli attuali. Tuttavia i membri del Comitato di politica monetaria della BoE hanno sottolineato che ancora non c’è fretta di implementare una stretta monetaria, in quanto l’inflazione resta nettamente sotto controllo e il mercato del lavoro ancora soggetto a potenziali rischi al ribasso.
Ciò che preoccupa maggiormente la BoE è l’andamento del settore immobiliare, che già lo scorso anno ha visto i prezzi delle case crescere del 10%. Il mattone diventerà così l’osservato speciale delle prossime settimane e sicuramente sarà oggetto di discussione nel prossimo meeting di giugno. Secondo gli analisti finanziari la Banca d’Inghilterra inizierà ad aumentare il costo del denaro all’inizio del 2015, anche se non viene escluso un ritocco anticipato di qualche mese se l’economia dovesse crescere più del previsto.
Secondo la BoE nel secondo trimestre il pil britannico è atteso a +0,9%, poco meglio dello 0,8% registrato nei primi tre mesi dell’anno in corso. Gli esperti di Citigroup fanno notare come dalle minute della BoE inizino ad emergere toni decisamente più hawkish rispetto alle precedenti riunioni. Ciò potrebbe favorire la sterlina, che oggi è salita ai top delle ultime due settimane sul dollaro a 1,6920 e ai massimi da inizio gennaio 2013 sull’euro (cross EUR/GBP precipitato a 0,8085). La valuta britannica ha brindato oggi anche al buon dato sulle vendite al dettaglio nel Regno Unito: ad aprile è avvenuto un rialzo dell’1,8%, meglio dello 0,5% stimato dal consensus e dello 0,1% del mese precedente.
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