Sul Forex, l’andamento del cambio Euro/Dollaro è stato piuttosto incerto oggi e determinato da diversi fattori che pesano da entrambe le parti. Quali elementi influenzano il sentiment sul cambio Euro/Dollaro?
Analizzando gli elementi che in questo periodo sono in grado di influenzare l’andamento del cambio Euro/Dollaro, possiamo individuare almeno cinque grandi temi di maggiore interesse (o preoccupazione, dipende dalla prospettiva).
1) Federal Reserve: pronto il lancio del QE4?
I mercati aspettano senza dubbio il prossimo meeting della Federal Reserve e vogliono sapere se effettivamente una nuova misura sarà lanciata o meno. Alla fine del 2012 l’Operazione Twist volgerà al termine e la Fed potrebbe decidere di lanciare un nuovo programma di stimoli per l’acquisto di buoni del tesoro da associare agli attuali 40 miliardi di dollari previsti per il QE3. Ad ogni modo, domani i mercati avranno la risposta che cercano visto che durante la serata è attesa la conferenza stampa di Ben Bernanke.
2) Le dimissioni di Monti: chi sarà dopo?
Un weekend drammatico per l’Italia e la zona Euro che implica elezioni anticipate in Italia e un passaggio di poltrona da un Monti apprezzato e stimato tanto dall’Europa, quanto dai mercati finanziari. Le elezioni, in generale, tendono a creare una certa dose di aspettative da parte dei mercati, ma le reazioni diventano ancor più evidenti quando la situazione è particolarmente incerta, come sta accadendo in Italia.
3) Germania: revisioni alle prospettive di crescita
La Bundesbank ha tagliato le stime di crescita per il 2013 durante il quale la prima economia della zona Euro crescerà dello 0.4% contro l’1.6% che era stato previsto all’inizio dell’estate. Anche quest’anno le stime sono state riviste al ribasso: dalla crescita al 1% ad appena uno 0.7%. La Germania è perduta? No, non c’è di che disperare seguono le previsioni, nel 2014 la crescita diverrà sempre più consistente.
4) Buyback della Grecia: il primo passo è fatto
Come accordo per la ricezione di una nuova tranche di aiuti la Grecia ha accordato il buyback. L’operazione, lanciata il 3 dicembre è ora conclusa e con finalmente il debito del paese ellenico risulta alleggerito di circa 21 miliardi di Euro.
5) Fiscal Cliff: il braccio di ferro tra le parti
Negli Stati Uniti, intanto, proseguono le trattative sul fiscal cliff, la stretta fiscale che potrebbe costare all’economia USA una recessione con pochi precedenti nella storia. Democratici e Repubblicani continuano a confrontarsi sul tema, ma le posizioni sono ancora distanti, soprattutto sulla questione che riguarda la tassabilità delle fasce di reddito più alte. Nonostante il tempo stringa sempre più, entrambe le parti in gioco sembrano determinate a portare avanti la propria posizione e i mercati stanno a guardare, in attesa che si giunga ad un compromesso e che si metta in salvo il futuro della prima potenza economica mondiale.
Infondo si sa, i mercati fanno così: aspettano pazienti e stanno a guardare fino all’ultimo momento utile, ma se "allo scadere della mezzanotte" una soluzione non sia raggiunta, allora sono pronti a "punire" senza alcuna pietà.
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