Cambio euro-dollaro, il momento della verità: focus sulla conferenza di Mario Draghi

Francesco Lucchetti

28/11/2015

Momento chiave per il cambio euro-dollaro, l’attenzione è tutta sulle prossime parole di Mario Draghi che potrebbe dare l’avvio al QE 2 della BCE. Ma dal primo Quantitative Easing qualcosa è cambiato: cos’è opportuno considerare? Analisi tecnica e previsioni

Cambio euro-dollaro, il momento della verità: focus sulla conferenza di Mario Draghi

La discesa del cambio euro-dollaro (EUR/USD) negli ultimi giorni è andata affievolendosi e sulla major aleggia un clima di attesa per gli importanti market mover che impatteranno sul forex nei prossimi giorni. L’attenzione è tutta rivolta a giovedì, quando Mario Draghi sarà di nuovo di fronte ai microfoni della stampa che si interroga sul probabile avvio del QE 2.

Il Quantitative Easing europeo sta immettendo liquidità nell’Eurozona al ritmo di 60 miliardi di euro al mese e secondo i piani proseguirà fino al settembre 2016, ma il presidente della BCE ha già dichiarato che l’istituto di Francoforte è disponibile ad intensificare e prolungare il programma qualora fosse necessario. L’avvio del QE 2 potrebbe così generare un nuovo forte impulso ribassista sul cambio euro-dollaro e per questo le parole di Mario Draghi del prossimo giovedì assumono una rilevanza prioritaria.

Market mover, NFP in cima alla lista

Con la prima settimana di dicembre avremo la pubblicazione di molti indicatori macroeconomici per l’Europa e gli Stati Uniti d’America e, nel primo venerdì del mese, sarà rilasciato come consueto il dato statunitense sui Non Farm Payrolls (NFP) che creerà molta volatilità e sarà osservato con attenzione anche dalla Federal Reserve, in procinto di aumentare il tasso d’interesse.

QE 2, cos’è opportuno considerare?

Il sentiment comune è che la divergenza delle politiche monetarie tra BCE e FED possa creare un nuovo grande movimento ribassista sul cambio euro-dollaro come quello che si era visto tra maggio 2014 e marzo 2015. Eppure qualcosa è cambiato: la tanto attesa discesa dell’euro era stata via via alimentata dalle numerose conferenze stampa in cui Mario Draghi preannunciava il primo Quantitative Easing europeo, il mercato delle valute era stato letteralmente bombardato di sell che avevano amplificato il trend.
Ora non sta avvenendo lo stesso, le spinte ribassiste che seguono alle dichiarazioni del presidente della BCE non hanno più l’intensità di un tempo, segno che probabilmente il mercato ha già scontato in gran parte la politica monetaria espansiva della Banca Centrale Europea. Paradossalmente non è da scartare l’ipotesi di un rialzo del tasso di cambio, specialmente nel caso di delusioni per gli “orsi”.

Euro-dollaro, analisi tecnica e previsioni

A partire da lunedì i market mover inizieranno ad agitare le acque sul cambio euro-dollaro, con gli indici dei prezzi al consumo dei vari Paesi dell’Eurozona che saranno in grado di condizionare le prossime parole di Draghi.
Analizzando il grafico di EUR/USD con timeframe mensile, scopriamo che ci troviamo in un’importante area di supporto in cui passa la trendline che unisce i minimi storici che sarà molto difficile rompere.

A maggior ragione sarà una settimana davvero importante: da una possibile rottura di questo supporto potranno avere origine spinte ribassiste molto forti, ma fino a quel momento potremmo assistere addirittura a movimenti rialzisti contro ogni aspettativa. Infatti nei giorni scorsi la quotazione ha già più volte rimbalzato su questa trendline e, studiando il grafico con timeframe ad un’ora, emerge come ci siano già stati due minimi crescenti che indicano un affievolimento delle vendite, in linea con la nostra precedente analisi che mostrava i numerosi segnali tecnici d’inversione.
Nel caso di una rottura al ribasso del supporto di 1.0568, la quotazione potrebbe scendere fino ai supporti di 1.0462, 1.0358 e 1.0288, in direzione della parità. Viceversa, qualora un rimbalzo del prezzo portasse EUR/USD al di sopra della resistenza di 1.0660, potrebbe avere origine una fase rialzista fino ai target di 1.0740 e 1.0832.

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