Cambio euro-dollaro in leggero recupero dopo i dati sull’indice dei prezzi al consumo in Germania sopra le aspettative. Ma continuano a pesare i timori di default sul debito in Grecia.
L’euro recupera le perdite contro il dollaro USA lunedì, dopo che i dati hanno mostrato che i prezzi al consumo in Germania sono aumentati in linea con le aspettative in riferimento a questo mese, anche se i market mover rilasciati in mattinata sull’Eurozona insieme alle preoccupazioni del debito greco continuano a pesare sulla moneta unica.
Il cambio euro-dollaro EURUSD è salito da 1,0892, il minimo del 28 maggio, fino a colpire 1,0963, ma ancora in calo dello 0,26% (ore 15:21).
La coppia ha trovato supporto a 1,0817, minimo del 27 maggio e resistenza a 1,1011, massimo del 25 maggio.
I dati preliminari hanno mostrato che l’indice dei prezzi al consumo in Germania è aumentato dello 0,1% a maggio, in linea con le aspettative, dopo la variazione nulla registrata nel mese precedente. Annualizzati, i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,7%, come previsto dagli analisti.
Il marker mover è stato rilasciato dopo la pubblicazione dell’indice PMI manifatturiero dell’Eurozona, che si attesta a 52,2, invariato rispetto alla lettura finale di marzo e ai massimi di 10 mesi, in leggero calo rispetto alla stima preliminare di 52,3.
La debolezza delle economie principali dell’area Euro persiste, con il settore manifatturiero in Francia ancora in calo e quello in Germania che registra solo una modesta crescita.
Nel frattempo, le preoccupazioni sulla possibilità di default del debito in Grecia hanno continuato a pesare, dato che Atene il mese scorso ha avvertito che non sarà in grado di effettuare il rimborso senza un accordo sul piano di riforme al fine di sboccare ulteriori sostegni finanziari da parte dei creditori internazionali.
La Grecia deve rimborsare al Fondo monetario internazionale 305 milioni di euro il 5 giugno.
Allo stesso tempo, il dollaro continua ad essere sostenuto nonostante i dati abbiano confermato che l’economia statunitense si è contratta nel primo trimestre 2015, ma i recenti market mover segnalano una ripresa della crescita che alimenta le aspettative sul prossimo rialzo dei tassi di interesse.
Il Prodotto interno lordo degli Stati Uniti si è contratto ad un tasso annuo dello 0,7% nel primo trimestre 2015, contro la stima iniziale di una crescita dello 0,2%.
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