Le previsioni sul cambio euro-dollaro (EURUSD) di Credit Suisse rimangono a quota 1.05 in 3 mesi, sul ridimensionamento delle posizioni short sull’Euro. Ecco l’analisi della banca.
Il cambio euro-dollaro EUR/USD è in attesa di ulteriori sviluppi e news dalla Grecia, dopo il drammatico annuncio di un referendum sul piano di riforme dei creditori.
Dando uno sguardo più ampio sul mercato del Forex, i tori dell’Euro non hanno molto di cui essere contenti attendendo l’apertura degli scambi di lunedì.
Gli analisti di Credit Suisse analizzano la situazione e i relativi effetti ribassisti sull’Euro, abbassando le previsioni sul cambio euro-dollaro.
In un contesto del genere, il comportamento apparentemente incoerente dell’Euro spicca su tutto, con il rally di lunedì che si è trasformato in forte sell-off.
Per gli analisti di Credit Suisse, questo riflette il nuovo status della moneta unica come valuta da finanziamento, caso in cui i forex trader prendono in prestito l’euro e aprono posizioni short con tassi di interesse più elevati.
In linea generale, il fatto che il mercato avesse ampie posizioni sia short sia long sull’Euro già qualche mese prima che le notizie dalla Grecia diventassero allarmanti ha fatto sì che ogni evento di rischio improvviso sulla scia delle cattive notizie sulla Grecia avesse un potenziale effetto rialzista sulla moneta unica.
Così, aggiunge Credit Suisse, il ridimensionamento del rischio greco andrebbe in realtà rimuovere un ostacolo al mantenere o aggiungere posizioni short sull’Euro.
Allo stesso modo, anche l’idea di un rimbalzo improvviso della moneta unica sulle buone notizie sul fronte greco è un fattore che probabilmente ha portato gli investitori ad evitare posizioni short sull’Euro in attesa di maggiore chiarezza o della fine del rialzo temporaneo.
In questo senso, il cambio EUR/USD è si salito, ma il fallimento della rottura dei massimi di maggio vicini a quota 1.1500 avvenuto lunedì è un segnale importante.
Sul fronte del dollaro invece, Credit Suisse fa notare che i dati degli Stati Uniti continuano a sorprendere positivamente, soprattutto quelli sul mercato immobiliare.
"I nostri economisti statunitensi credono ancora che l’economia degli Stati Uniti abbia uno
slancio sufficiente per giustificare un aumento dei tassi di interesse della Fed a settembre, mentre il mercato dà questa probabilità solo al 50%."
Con anche i dati dell’area dell’euro sorprendente al rialzo, le argomentazioni su un rapido calo del cambio EUR/USD non sono forti, e noi non ci aspettiamo una rottura dei nuovi minimi sulla coppia nel breve termine" aggiunge Credit Suisse.
Il target a 3 mesi di Credit Suisse sul cambio euro-dollaro EUR/USD rimane a quota 1,05.
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