Forex: cross EUR/CHF continua a salire, ora è a un passo da 1,10

Nicola D’Antuono

9 Settembre 2015 - 06:51

La Svizzera sta tirando un sospiro di sollievo: il franco sta finalmente iniziando a deprezzarsi sul forex. Il cross EUR/CHF è molto vicino alla soglia psicologica di 1,10

Forex: cross EUR/CHF continua a salire, ora è a un passo da 1,10

Il franco svizzero è una delle valute più in difficoltà sul forex, tanto da aver aggiornato i livelli più bassi da gennaio scorso nei confronti dell’euro. Il cross EUR/CHF sembra stia digerendo sempre più lo shock provocato dall’abbandono del cambio fisso di 1,20, avvenuto per mano della Swiss National Bank circa 8 mesi fa. Dopo il pazzesco crollo fin sotto la parità, che avrebbe mandato sul lastrico alcuni broker e numerosi trader online, la quotazione si è risollevata fno a sfiorare 1,10. Ieri il cambio ha toccato quota 1,0983, ormai a un passo da questa importante soglia psicologica.

Il franco ha iniziato a perdere appeal dopo l’ennesimo salvataggio della Grecia, che ha così allontanato il rischio di uscita del paese dall’area euro. Molti capitali sono fuoriusciti dal paese elvetico, considerando anche che il tasso sui depositi delle banche non è affatto conveniente essendo a -0,75%. La valuta rossocrociata ha cominciato a deprezzarsi anche nei confronti di dollaro americano, sterlina e yen. In particolare, il tasso di cambio USD/CHF ha superato quota 0,98 e sembra poter ambire al raggiungimento della parità in tempi brevi.

Molti broker e banche d’affari ritengono che il franco sia sopravvalutato rispetto ai fondamentali macroeconomici mostrati dalla Svizzera, che deve fare i conti con il rischio deflazione e con aspettative di crescita non particolarmente incoraggianti a causa del valore troppo alto della propria moneta. La banca centrale di Berna ha provato anche a comprare monete estere in cambio del franco, ma così facendo ha fatto schizzare le riserve valutarie a livelli record e quasi all’80% del pil. Il cross EUR/CHF dovrebbe proseguire al rialzo da qui a fine anno, attestandosi magari tra 1,10 e 1,15. Entro il secondo trimestre del prossimo anno potrebbe avvenire il ritorno in area 1,20.

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