Forex: crisi del debito, fiscal cliff, Bank of Japan. I temi più scottanti del momento

Federica Agostini

29 Novembre 2012 - 15:54

Forex: crisi del debito, fiscal cliff, Bank of Japan. I temi più scottanti del momento

Questa settimana è stata costellata da pubblicazioni di dati economici da tutto il mondo che hanno provocato numerose ed importanti fluttuazioni dei mercati valutari. Ecco, dunque, un breve resoconto dei temi più scottanti che in questo momento fanno muovere il mercato forex.

Eurozona: il debito e la Grecia

L’accordo relativo al programma sul debito in Grecia è stato certamente uno dei più importanti market mover della settimana e uno dei più interessanti sviluppi dal punto di vista dei mercati finanziari visto che, a questo punto, è lontana le possibilità di default o di rottura dell’unione della zona Euro. Infatti, sebbene in un arco di tempo particolarmente ridotto, l’accordo sulla Grecia è stato positivamente interpretato sul corso dell’Euro.

Il salto positivo è stato a dir poco breve, ma è facile intuirne le cause visti i numerosi dubbi che ancora pendono sulla questione della sostenibilità del debito greco e aggravati dalla nota di Moody’s: "la situazione del debito greco (è) insostenibile anche dopo l’accordo".

Ad ogni modo, l’accordo ha giovato certamente al sentiment sull’Euro, resistente abbastanza per impedire nuovi cali improvvisi. La correlazione tra la fiducia nei confronti dell’economia dell’Eurozona e il trend generale della crescita, potrebbero spingere ulteriormente il sentiment sull’Euro nel breve termine, anche sulla scia dei dati positivi pubblicati questa mattina. Sul breve termine perché appena dietro l’angolo ci sono ancora le questioni irrisolte relative al debito e all’austerity che potrebbero tornare alla carica quando le altre "grandi questioni" affrontate dai mercati perdano di interesse.

Insomma, nel 2013 l’attenzione dei mercati dovrebbe spostarsi dai PIIGS (Portogallo, Irlanda, Italia, Spagna e Grecia) ai FISH (Francia, Italia, Spagna e Olanda) dove il dibattito sul debito e sulla crescita si rivelerà molto interessante.

Stati Uniti: il fiscal cliff

Questa settimana i mercati hanno sperimentato una fase di elevata volatilità, soprattutto dovuta al dibattito pubblico che riecheggia negli Stati Uniti: come affrontare il fiscal cliff? In questo contesto, il Dollaro e l’oro hanno subito i maggiori movimenti, ma nel brevissimo termine è possibile che una soluzione (o anche soltanto la parvenza di una soluzione) possa riportare in alto il sentiment e la richiesta di risky asset.

Giappone: l’indipendenza della BoJ

Secondo l’opinione di alcuni, il manifesto del Partito Liberal Democratico (LDP) comporterebbe target molto più alti sull’inflazione e sarebbe molto più propenso all’allentamento monetario da parte della Bank of Japan. Tuttavia, le pressioni esercitate da tutte le parti sulla banca centrale (che è pur sempre indipendente) potrebbero costringere lo Yen a rimanere sulla difensiva almeno fino alle prossime elezioni. Solo a quel punto i mercati vorranno davvero sapere quali siano le intenzioni effettive del governo e della banca centrale del Giappone.

Economia mondiale: traiettorie

Un driver del sentiment sul mercato forex degli ultimi periodi è certamente il trend che sta assumendo l’intera economia mondiale: per questo nelle prossime settimane sarà probabile assistere ad un ritorno ai fondamentali macro-economici su scala globale. In questo senso, gli incontri della Banca Centrale Europea e della Bank of England saranno momenti di massimo rilievo.

Teniamo presente che dal 23 novembre, il Black Friday, è ufficialmente aperta la stagione degli acquisti natalizi negli Stati Uniti e dunque tutta l’economia potrebbe risultare con elevate prestazioni a conferma del sentiment, ma i dati sul PIL appena riportati al 2.7%, sotto le attese degli analisti che prevedevano un 2.8% indeboliscono il Dollaro contro le altre valute.

Al momento, nel breve termine, il Dollaro USA e la Sterlina potrebbero superare decisamente in prestazioni tanto l’Euro quanto lo Yen. Nel medio termine, con l’eventuale ritorno dell’avversione al rischio, è possibile che la Sterlina abbia prestazioni migliori mentre non è escluso che lo Yen possa peggiorare.

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