Draghi e la BCE fanno esplodere il cambio euro-dollaro e la major raggiunge tutti i target: come proseguirà ora la corsa dell’euro? Sguardo ai market mover e analisi tecnica settimanale e previsioni per EUR/USD
Il cambio euro-dollaro (EUR/USD) rimane al centro dell’attenzione dei trader e le decisioni di Mario Draghi e della Banca Centrale Europea hanno fatto impennare la quotazione fino a recuperare in poche ore quasi tutto il terreno perso nel mese di novembre.
Il tasso d’interesse dell’Eurozona è stato lasciato invariato da parte della BCE allo 0,05% e l’estensione del Quantitative Easing non ha rispecchiato le grandi aspettative che si erano create, ne è seguito un fortissimo impulso in linea con la nostra prospettiva rialzista e le considerazioni elencate nello scorso week-end.
Nessun QE 2, deluse le attese ribassiste
Erano in molti ad aspettarsi una discesa a picco nei giorni passati per la possibilità dell’avvio del cosiddetto QE 2, un quantitative easing più intenso e duraturo. La conferenza stampa di Draghi ha invece portato alla luce l’intenzione della BCE di limitarsi all’estensione della durata del programma fino al marzo 2017, senza incrementare al momento l’intensità dell’immissione di liquidità. Le prospettive ribassiste si sono quindi infrante in una grande ripresa di tono da parte della valuta dell’Eurozona che in poche ore ha guadagnato 462 pip.
Rally o ripiegamento? Ecco i prossimi market mover
Nonostante la pubblicazione di dati sui Non Farm Payrolls (NFP) superiori alle attese, il forte impulso al ribasso fino a quota 1,07 che in molti si aspettavano in questo caso non c’è stato, o almeno non ancora. Saranno quindi importanti i prossimi market mover previsti dal calendario economico, primi fra tutti gli indici dei prezzi al consumo (CPI) e le bilance commerciali di Francia e Germania.
Euro-dollaro (EUR/USD): cosa aspettarsi per la prossima settimana?
Con il raggiungimento di quota 1.0981 è stata toccata un’importante resistenza costituita dalla somma di un forte livello tecnico e della media mobile di 50 periodi sul grafico con timeframe giornaliero. Allo stesso tempo il rimbalzo sulla trendline positiva di lungo periodo è stato confermato e possiamo aspettarci che nel corso delle prossime settimane possa quindi prevalere una prospettiva rialzista.
Resta da appurare quale supporto potrà dare una nuova spinta al cambio EUR/USD, attualmente la quotazione poggia sul livello di 1.0872 e potrebbe già risalire: in questo caso, oltre al tetto di 1.0981 potrà essere raggiunto anche il target di 1.1055, dove attende anche la media mobile di 100 periodi. Nell’ipotesi contraria, saranno invece da testare i supporti di 1.0832, 1.0740 e 1.0660.
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