Dopo che nel solo 2015 il dollaro americano si è svalutato di oltre il 25% sembra ora che la sua corsa si sia fermata e sia pronto a tornare su livelli più "consoni"
Nel corso di quest’anno il dollaro americano si è svalutato nei confronti di quello neozelandese (USD/NZD)di circa il 25% passando da 1,28 fino a 1,60 di fine settembre.
In queste due ultime settimane invece è cambiato qualcosa.
Il Dollaro americano è tornato a rafforzarsi ed ha avuto una variazione di quasi 6 punti percentuali dando anche l’idea di non volersi fermare.
Questo movimento è anche giustificato dal fatto che da Maggio ad oggi la valuta americana si sia solo indebolita segnando una variazione di quasi il 23% e tutto senza una sosta.
Partendo da questa constatazione ora possiamo attenderci che ci si trovi di fronte a dei movimenti un po’ repentini e violenti.
In queste ultime sedute infatti dai massimi di 1,60 USDNZD è sceso sotto il livello di 1,50 andandosi ad appoggiare sul primo supporto in area 1,4880.
L’idea è che questo supporto venga bucato nel breve e si assista ad un rafforzamento più marcato del Dollaro neozelandese fino al livello di supporto successivo in area 1,39.
Una volta raggiunto questo livello poi ci si potrebbe aspettare una fase laterale nel medio periodo con una fascia di oscillazione base ampia tra 1,39 e 1,488 al cui interno si possono creare fasce più strette.
Anche dal DMI arrivano segnali che supportano questa idea di movimento di rafforzamento poiché vi è un ADX molto elevato che sta cercando di scendere, mentre le divergenze sono in fase
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