Nonostante i recenti dati positivi per l’economia del Regno Unito, gli analisti ritengono che la sterlina continuerà la sua caduta libera
Nonostante i recenti dati sull’economia del Regno Unito riflettano uno scenario incoraggiante, la sterlina è precipitata del 6 per cento dall’inizio dell’anno e gli analisti ritengono che la valuta britannica possa scivolare ancora più basso nell’arco di questa settimana. Mercoledì gli occhi degli operatori saranno puntati sul governatore uscente della Banca d’Inghilterra, Mervyn King: in giornata annuncerà il suo ultimo rapporto sull’inflazione del paese. GBP verso la deriva?
Nel suo ultimo rapporto trimestrale, la banca centrale (BoE) ha dichiarato che per i prossimi due anni l’inflazione nel Regno Unito rimarrà al di sopra all’obiettivo. Un inasprimento della politica monetaria non rappresenterebbe tuttavia la soluzione in quanto potrebbe spingere l’economia in una recessione più profonda.
L’inflazione è rimasta ostinatamente sopra la soglia del 2 per cento, attestandosi al 2,8 per cento nel mese di febbraio e rimanendo di fatto invariata sino a Marzo. "Pensiamo che la Banca d’Inghilterra possa abbassare le sue previsioni di inflazione a breve termine, a causa del forte calo dei prezzi del petrolio e della recente stabilizzazione della sterlina", ha dichiarato a CNBC.com David Bloom, responsabile globale della strategia di cambio di HSBC. "Prevediamo che GBP / USD raggiunga 1,50 entro la fine del [secondo trimestre] e continui a cadere a 1,48 entro la fine del 2013".
Secondo Dennis Gartman, della “Gartman Letter” e guru dei mercati Usa, il rally della sterlina cui si è assistito nel corso delle ultime settimane sembra vulnerabile mentre il governo di David Cameron "diventa sempre più debole, ogni giorno che passa". RBS Market, inquadrando lo scenario da una prospettiva ribassista, ha invitato gli investitori a stabilire un posizione corta su GBP / USD aggiungendo che la coppia potrebbe toccare 1,48 dollari. muovendo dalla sua posizione attuale di 1,53 dollari. Ma gli analisti, sia a Lloyds che a Monex Europa non sono così convinti e sembrano offrire un punto di vista opposto. Essi credono che vi sia ancora un buon margine per la sterlina, e che possa quindi salire più in alto. Eimear Daly, responsabile analisi di mercato a Monex Europa prevede che la valuta possa raggiungere 1,57 dollari entro la fine del trimestre.
I dati relativi al settore dei servizi rilasciati il mese scorso - in crescita rispetto ai precedenti - rappresentano il segnale ulteriore che la ripresa economica del Regno Unito starebbe guadagnando un po’ di trazione. Il Purchasing Managers Index (PMI) l’Indice composito dell’attività manifatturiera rilasciato dal Markit / CIPS è salito a 52,9 in aprile, al di sopra delle aspettative e toccando il suo valore più alto da agosto 2012.
Nel mese di luglio il governatore uscente della Banca del Canada, Mark Carney, prenderà il timone della BoE. Alcuni analisti ritengono che l’azione politica potrebbe riprendere in quanto sembra improbabile che Carney resterà con le mani in mano. Le aspettative che possa annunciare la sua versione del famoso “whatever it takes” di Mario Draghi (qualunque cosa serva), servito a smorzare il fuoco della speculazione, sono molto alte. Unica differenza: in questo caso, quel che si andrebbe a salvare, sarebbe la sterlina...
Fonte: cnbc.com
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