Forex: SNB vuole un franco più debole per rilanciare l’economia elvetica

Nicola D’Antuono

15 Gennaio 2016 - 13:30

Esattamente un anno fa la Svizzera abbandonava il cambio fisso di 1,20 con l’euro. Oggi il cross EUR/CHF quota intorno a 1,09, ma la banca centrale elvetica vuole un franco molto più debole

Forex: SNB vuole un franco più debole per rilanciare l’economia elvetica

E’ trascorso un anno da quando, con una mossa a sorpresa che ancora oggi continua a far discutere, la banca centrale della Confederazione Elvetica ha eliminato il cambio fisso del franco svizzero con l’euro al livello di 1,20, ritenendo di dover lasciar fluttuare liberamente la moneta rossocrociata per evitare di creare pericolose pressioni sul proprio bilancio. Il 15 gennaio del 2015 il cross EUR/CHF crollò in modo spaventoso nel giro di pochi minuti, scendendo ben al di sotto della parità e provocando il fallimento di numerosi trader e broker impegnati sul mercato valutario.

Oggi il cambio tra la moneta unica e il franco svizzero viaggia su valori di poco superiori a 1,09, anche se ieri è stata toccata quota 1,0980 che corrisponde al valore più alto da oltre tre mesi. Tuttavia la Swiss National Bank (SNB) non ha mai nascosto la propria intenzione di poter nuovamente intervenire sul mercato dei cambi, per evitare che il valore del franco resti troppo elevato per un lungo periodo di tempo. L’istituto monetario di Berna ritiene che il franco sia sopravvalutato almeno del 15% rispetto all’euro ai livelli correnti. Ciò può incidere negativamente sull’export, sulle aspettative di inflazione e sull’economia reale svizzera.

Secondo quanto dichiarato da Fritz Zurbruegg, vice-governatore della SNB, che resta sempre sotto l’egida di Thomas Jordan, la banca centrale svizzera potrebbe vendere direttamente franchi sul forex per provocare una svalutazione competitiva della moneta locale. La SNB vuole una valuta più debole, in quanto esiste il concreto rischio che la crescita economica possa ulteriormente indebolirsi rispetto alle previsioni (ora di poco inferiori all’1% per il 2015 e all’1,5% nel 2016), senza contare che quest’anno è atteso ancora un tasso di inflazione negativo di circa mezzo punto percentuale. Il cross EUR/CHF potrebbe così muoversi al di sopra di 1,10, anche se appare più probabile un movimento laterale nel medio periodo compreso tra 1,07 e 1,11.

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