Forex, JPY: trading sulla news di politica monetaria della BOJ

Flavia Provenzani

16/02/2015

Attesa per la dichiarazione di politica monetaria da parte della Bank of Japan, in programma per mercoledì. Ecco quali sono i 4 elementi fondamentali sull’economia giapponese da ricordare nel trading sullo yen di questa settimana

Forex, JPY: trading sulla news di politica monetaria della BOJ

È il turno della Banca del Giappone ad essere nel mirino dei forex trader riguardo alle sue prossime dichiarazioni di politica monetaria, in programma per questa settimana.

Il presidente della BOJ Kuroda terrà la dichiarazione sulla politica monetaria questo mercoledì.

Le decisioni della Bank of Japan saranno rilevanti per il forex tarder, come ormai siamo abituati a vedere con le altre banche centrali, oppure il Giappone con la sua politica monetaria deluderà?

Ecco le 4 cose da ricordare con chiarezza se si ha intenzione di tradare la news sulla dichiarazione della BOJ:

1. PIL del quarto trimestre 2014 più debole del previsto
Proprio oggi, durante la sessione di Tokyo, sono stati rilasciati i dati sul PIL giapponese, che ha mostrato che l’economia è cresciuta dello 0,6% nel quarto trimestre del 2014.

La buona notizia è che il Giappone è ufficialmente fuori dalla recessione, ma la notizia non così buona è che la cifra è più debole del dato di crescita previsto dello 0,9%. Per finire, la lettura del trimestre precedente sul PIL è stata rivista al ribasso da -0,4% a -0,5%.

Le componenti del report sul PIL del Giappone rivelano che la crescita è stata sostenuta soprattutto dalla ripresa delle esportazioni, mentre gli altri settori hanno registrato dei guadagni deboli. La spesa delle famiglie ha mostrato un desolante aumento dello 0,3% mentre la spesa in conto capitale è aumentata solo dello 0,1% nel corso del quarto trimestre 2014.

2. La spesa soffre ancora dell’aumento delle tasse
In Forex: economia giapponese debole, quali effetti su BOJ e yen? abbiamo evidenziato i tre motivi principali per cui la BOJ potrebbe aver bisogno di implementare il piano di quantitative easing e del fatto che ancora una volta i consumatori non sono ancora stati in grado di reagire all’aumento dell’imposta sulle vendite dello scorso anno.

La spesa delle famiglie e della vendita al dettaglio hanno messo a segno delle letture molto più deboli del previsto per il mese di dicembre, anche se il livello dei prezzi ha iniziato a scendere.

È da tenere a mente che è passato quasi un anno da quando il governo giapponese ha deciso di aumentare l’imposta di consumo dal 5% all’8% ad aprile 2014, che ha portato ad un aumento dei prezzi dei beni e ad una diminuzione del potere di spesa.
Anche con la crisi mondiale sull’inflazione in questi giorni, i consumatori giapponesi continuano a tenere le mani in tasca.

3. Pressione dalle altre banche centrali?
Non è un segreto che sia in atto una guerra valutaria tra la maggior parte delle banche centrali, con alcune di esse che hanno fatto ricorso al quantitative easing al fine di mantenere le rispettive valute deboli e alimentare le pressioni inflazionistiche.

Infatti, una moneta locale debole abbassa il proprio potere d’acquisto, il che significa che i consumatori devono pagare prezzi più elevati per gli stessi prodotti, spingendo in alto l’inflazione.

Naturalmente, ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. Nel mondo del forex, l’indebolimento di una valuta significa che le altre valute avversarie diventano relativamente più forti, il che porta una banca centrale a dover essere pronta ad intensificare il piano di quantitative easing se vuole evitare che la propria moneta si rafforzi.

4. La BOJ potrebbe rimanere ancora ottimista
Nonostante i problemi dell’economia giapponese, la BOJ è riuscita a rimanere ottimista finora. Nella dichiarazione precedente sulla politica monetaria, la banca centrale del Giappone ha anche aggiornato al rialzo le previsioni di crescita e ha detto che l’economia è in ripresa.

Inoltre, i funzionari della BOJ hanno sottolineato che le esportazioni sono in forte ripresa e che la produzione industriale sta crescendo.
Per la BOJ, la flessione del livello dei prezzi è solo un problema tecnico temporaneo e che la sua visione a più lungo termine sull’inflazione rimane invariata.

Se la BOJ dovesse mantenere queste valutazioni e prospettive ottimistiche anche per questo mese, probabilmente i forex trader si asterranno dall’aprire nuove posizioni, in attesa di un ulteriore stimolo da parte della BOJ entro aprile e consentire così un rally sullo yen giapponese.

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