Partenza sprint dell’Euro sull’onda positiva lanciata da Mario Draghi e dalla BCE: nessuno stimolo in vista e soprattutto, niente tagli ai tassi di interesse. Era proprio quello che i mercati stavano aspettando e l’Euro sembra aver messo il turbo contro le principali valute del mercato forex, in particolare il cambio EUR/USD è arrivato a sfondare la linea 1.32 e sembra pronto a continuare.
EUR/USD: tutta questione di sentiment?
Diversi, al momento, i fattori che influenzano il sentiment degli investitori sul cambio Euro/Dollaro.
- Super-Mario Super Star
La BCE mantiene, per consenso unanime, i tassi invariati allo 0.75% e frena la speculazione circa la possibilità di un taglio entro i prossimi tre mesi (BCE: ecco perché non ci saranno nuovi stimoli).
Mario Draghi si dice fiducioso rispetto alla situazione dei mercati finanziari che, sostiene, contribuiranno alla graduale ripresa della zona Euro. - Zona Euro: il 2013 inizia all’insegna della debolezza
Anche se la BCE si dice fiduciosa circa le possibilità di ripresa, l’economia dell’Eurozona continua a mostrare segni di debolezza. La ripresa? Soltanto alla fine del 2013, diciamo nel 2014, come suggerisce Olli Rehn, commissario agli Affari Economici di Bruxelles. Il problema principale della zona Euro continua ad essere la disoccupazione che raggiunge livelli da record sfiorando il 12% (11.8% per l’esattezza). - Niente di buono dalla Germania
Le prospettive non sono delle migliori neanche per l’economia motrice della regione Euro; la Germania corre il rischio di scivolare in recessione all’inizio di questo nuovo anno. La crisi non risparmia nessuno e la debolezza che sembra colpire la Germania in questo periodo rischia di far saltare anche la campagna elettorale della Merkel in vista delle elezioni di settembre. - Elezioni in Italia: risky event
A proposito di elezioni, non dimentichiamo di quello che succede in casa nostra. I toni della campagna elettorale sono sempre più accesi e a livello internazionale si parla di evento rischioso che potrebbe stravolgere la calma appena raggiunta. L’agenzia S&P, infatti, indica le elezioni italiane come momento chiave per la svolta nella crisi dell’Euro. "Nella nostra visione -scrive l’agenzia in una nota- la vittoria delle forze populiste e anti-europeiste in Italia andrebbe a detrimento del processo di correzione in atto nella zona euro, specialmente se la stessa appartenenza all’Eurozona dovesse essere messa in discussione". - Stati Uniti: dal precipizio al tetto
Schivato il precipizio fiscale, gli Stati Uniti devono ancora fare fronte al tema "tetto al debito". Difficile parlare di default dell’America, ma se Repubblicani e Democratici non troveranno entro la fine di febbraio un accordo su come alzare il limite imposto al deficit: gli Stati Uniti andranno dritti verso il default. Un evento dalle proporzioni e dagli effetti economici, finanziari e geopolitici difficili da congetturare. - USA: mix di dati macro
Come succede da un po’ di tempo a questa parte, continuano ad arrivare dagli States i segni confusi riguardo all’economia in cui si legge una crescente preoccupazione di consumatori (in calo la fiducia) assieme ad un livello di disoccupazione difficile da abbassare, nonostante gli sforzi della Fed.
Euro/Dollaro tra 1.3240 e 1.3290
In questo momento la coppia Euro/Dollaro è scambiata a 1.3260 con una prossima zona di resistenza a 1.3290: il test e la rottura di questa resistenza così importante potrebbe segnare il proseguimento del movimento rialzista. Al ribasso, invece, i supporti possono essere individuati a 1.3240 prima, 1.3170 dopo. Nel pomeriggio si attendono i dati dagli Stati Uniti: bilancia commerciale e budget federale i più importanti. Faranno la differenza sul cambio?
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