Le intenzioni della banca centrale neozelandese sono quelle di svalutare massicciamente la valuta locale, allo scopo di far ripartire l’economia nazionale
Una delle valute attualmente più deboli sul mercato forex è senza dubbio il dollaro neozelandese. La divisa oceanica continua a soffrire per le aspettative di nuove misure di allentamento monetario della Reserve Bank of New Zealand (RBNZ), che di recente ha tagliato i tassi di interesse al 3,25%. Gli analisti finanziari ritengono che il costo del denaro in Nuova Zelanda sarà ulteriormente abbassato nella prossima riunione del 23 luglio, quando le autorità monetarie di Wellington dovrebbero procedere con un nuovo haircut di un quarto di punto portando il riferimento al 3%.
Per il prossimo triennio la RBNZ si aspetta un’economia neozelandese ancora in difficoltà a causa della frenata di Australia e Cina, oltre alla diminuzione dei prezzi dei prodotti caseari. Il governatore della RBNZ, Graeme Wheeler, ha sottolineato che la debolezza dell’economia domestica è derivata anche dalla forza del dollaro neozelandese. Il numero uno della banca centrale del paese oceanico ritiene “ingiustificati e insostenibili” gli attuali livelli della valuta, nonostante il pesante calo avvenuto nell’ultimo anno (-28% nei confronti del dollaro americano).
Considerando che il tasso di inflazione in Nuova Zelanda resta sempre ben al di sotto al target del 2% e alla fascia obiettivo 1-3%, la RBNZ potrebbe avere ancora molto campo libero per attuare una politica monetaria ultra-espansiva nonostante in alcune città del paese (come Auckland) i prezzi delle case siano in forte aumento. Alla luce di queste considerazioni di carattere macroeconomico, appare difficile una ripresa del dollaro “Kiwi” nelle prossime settimane. In realtà, da un punto di vista tecnico, il trend ribassista sembra sul punto di accelerare ancora con un target di breve termine sul cambio NZD/USD posto in area 0,65 (rispetto a una quotazione corrente intorno a 0,6850).
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