Dalle minute della BoE è emerso che due dei nove membri della Banca d’Inghilterra si sono detti contrari al mantenimento dei tassi allo 0,5%. Giù la sterlina in area 1,60$
Stamattina sono stati pubblicati i verbali dell’ultimo meeting della Bank of England, tenutosi l’8 e il 9 ottobre. Dalle minute della BoE è emersa una spaccatura all’interno del board dell’istituto monetario britannico, quantomeno sulla tempistica relativa all’aumento dei tassi di interesse.
Attualmente il costo del denaro nel Regno Unito è fermo al minimo storico dello 0,5%, ma due dei nove membri del Monetary Policy Committee della BoE hanno votato contro il mantenimento dell’attuale livello dei tassi. Discorso diverso, invece, per il programma di quantitative easing, confermato all’unanimità a 375 miliardi di sterline l’anno.
Nonostante l’inaspettata discesa del tasso di inflazione a settembre all’1,2%, mezzo punto percentuale in meno rispetto alle previsioni contenute nell’Inflation Report della BoE di agosto scorso, sia Ian McCafferty che Martin Weale erano favorevoli a un incremento dei tassi almeno di un quarto di punto allo 0,75%. Secondo i due membri del MPC, presto i salari cresceranno a un ritmo sostenuto e l’inflazione aumenterà.
Coloro che hanno votato per il mantenimento dei tassi allo 0,5% ritengono che l’inflazione sia ancora troppo bassa e che il ritmo di espansione dell’economia britannica, davvero molto sostenuto nella prima parte dell’anno, potrebbe sperimentare una lieve frenata a causa del nuovo rallentamento della vicina Eurozona. Sul forex la sterlina ha subito forti vendite.
Il tasso di cambio GBPUSD è passato da un top intraday di 1,6130 a un minimo di 1,6011. Ieri il Cable era riuscito a superare quota 1,6180, ma le minute della BoE hanno fatto scattare nuovamente le vendite. Ora i bottom di periodo di 1,5874 non appaiono più così tanto lontani. Il cross EURGBP, invece, si è mosso al rialzo fino a 0,7925, ma negli ultimi giorni era crollato da area 0,8050 a poco meno di 0,7880.
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