Il Ministro Grilli si dice fiducioso sul buon andamento delle aste dei titoli di Stato previste per martedì e mercoledì prossimo, ma il declassamento da parte di Fitch del debito italiano fa guardare con più ansia gli appuntamenti finanziari della prossima settimana. Il giudizio dell’agenzia di rating sulla solidità finanziaria e quindi sul debito emesso dall’Italia è ancora negativo e ci porta a soli due gradi di dal livello “spazzatura”.
Motivi del declassamento
Il voto sulla nostra affidabilità creditizia è sceso da A- a BBB+ e, come se non bastasse, l’outlook è negativo, cioè significa che il rating potrebbe ancora scendere in un futuro molto prossimo.
I risultati inconcludenti delle elezioni rendono improbabile che l’Italia possa avere un Governo stabile nelle prossime settimane. L’incertezza politica e il possibile conseguente freno alle riforme strutturali costituiscono un ulteriore shock per la già provata economia reale
Questa è la motivazione con cui Fitch ha declassato il debito italiano. Il taglio del rating italiano parte quindi dall’esito delle elezioni italiane e dalla difficoltà di creare un Governo stabile che possa portare avanti le riforme di cui il Paese necessita. Anche perché, come sottolinea Fitch, gli ultimi indicatori economici indicano che la recessione italiana è tra le più radicate e profonde dell’intero Vecchio Continente.
Considerando il rallentamento economico e la profonda recessione a cui si aggiunge l’incertezza politica del Paese, Fitch prevede che alla fine del 2013 il debito pubblico dell’Italia possa arrivare a toccare il 130% del Pil. È per questi motivi che il debito pubblico italiano si avvicina sempre più ai livelli della "spazzatura". C’è da dire però che tale valutazione negativa resta nel campo dell’investment grade che indica comunque una sufficiente sostenibilità del debito pubblico.
Replica dell’Italia
L’incertezza politica che è seguita alle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio è parte integrante di un normale processo democratico. Confermiamo quindi la fiducia nel fatto che l’Italia troverà la soluzione politica e proseguirà il processo di riforma in corso.
Così il Ministero dell’Economia replica a Fitch.
Vittorio Grilli intanto, assicura che il Tesoro cercherà di fare di tutto per mettere in sicurezza il nostro Paese. Secondo il Ministro, il downgrade di Fitch non può essere considerato un evento sorprendente.
L’economia europea infatti, continua Grilli, ha rallentato nel 2012 e il 2013 si presenta difficile. Chiaro che un clima di incertezza politica in un momento così complesso dal punto di vista economico non aiuta. Mi sembra che il giudizio di Fitch punti in quella direzione, che una situazione economico-finanziaria complessa richiede certezze decisionali e quindi anche certezze politiche di Governo
Conseguenze
Dopo il downgrade del debito italiano cresce l’ansia e l’attesa per gli appuntamenti finanziari della prossima settimana. Il Tesoro infatti, ha in programma per martedì la vendita di Bot a un anno per un importo di 7,75 miliardi, e mercoledì toccherà a Btp a 3 e 15 anni e a due Ccteu.
Il taglio del rating italiano arriva quindi a pochi giorni dall’asta dei titoli di Stato e potrebbe comportare l’aumento dei tassi di interesse che il Tesoro sarà costretto a pagare ai suoi creditori. Inoltre le banche italiane che hanno nella loro casse Titoli di Stato italiano vedranno un ulteriore peggioramento dello stato patrimoniale, fatto questo che avrà conseguenze negative anche sui risparmiatori italiani.
© RIPRODUZIONE RISERVATA