Finmeccanica vende Ansaldo Breda a Hitachi: sottoscritto l’accordo vincolante

Simone Casavecchia

24 Febbraio 2015 - 11:19

Finmeccanica cederà Ansaldo Breda e una parte di Ansaldo Sts a Hitachi: sottoscritto un accordo vincolante al quale seguirà un’Opa obbligatoria della casa giapponese.

Finmeccanica vende Ansaldo Breda a Hitachi: sottoscritto l’accordo vincolante

Dopo un lungo iter di valutazione che aveva richiesto l’analisi di differenti proposte, arrivano le tanto attese decisioni di Finmeccanica riguardo alle dismissioni degli asset ritenuti non più strategici per il colosso industriale italiano.

A seguito di un’attenta analisi delle proposte presentate sia del gruppo cinese Insigma che dalla casa giapponese Hitachi, Finmeccanica ha, infatti, deciso di accettare l’offerta di Hitachi. Alla chiusura di un accordo di natura vincolante con la casa giapponese farà seguito un’Opa che Finmeccanica sottoscriverà obbligatoriamente.

La cessione riguarda il 100% di Ansaldo Breda (per la quale saranno però escluse dall’accordo le attività di revamping e alcuni contratti residui) e il 40% di Ansaldo Sts (attualmente a 9,43 euro/azione con una variazione del +6.73% - rilevazione delle ore 10.50) posseduto da Finmeccanica. In base a una nota emanata da Finmeccanica si apprende che il corrispettivo totale netto corrisposto per Ansaldo Breda, comprensivo anche del patrimonio immobiliare, è pari a 36 milioni di euro mentre quello per Ansaldo STS è pari a 773 milioni di euro. Le azioni di quest’ultima controllata, in possesso di Finmeccanica, saranno cedute a un prezzo unitario di 9,65 euro caduna.

Finmeccanica ha preferito Hitachi ai cinesi di Insigma perché ha ritenuto il colosso giapponese dell’hi-tech il partner industriale migliore per assicurare agli asset ceduti un posizione ottimale sul mercato, in un’ottica di lungo periodo. L’integrazione di Ansaldo Breda e di Ansaldo STS con Hitachi assicurerà il miglior futuro possibile non solo al business delle due società, ritenuto comunque ancora strategico per l’Italia e per il quale sono state ricercate le migliori opportunità di sviluppo e di crescita su nuovi mercati ma anche ai dipendenti delle due società italiane.

Per l’Ad di Finmeccanica, Mauro Moretti, la cessione del segmento del trasporto ferroviario si configura come

"una tappa importante nella realizzazione del nostro piano industriale che mira a focalizzare e rafforzare il gruppo nel core business hi-tech aerospaziale, difesa e sicurezza"

Non si tratta, però, solo di una cessione di asset ritenuti ormai meno competitivi, in favore di comparti, come quello aerospaziale e della difesa, sui quali è stato incentrato il core-business della società italiana, in base al nuovo piano industriale recentemente presentato. Entrambe le operazioni di cessione, la cui chiusura è stata prevista, per entrambe entro il 2015, contribuiranno al risanamento dei debiti di Finmeccanica producendone una riduzione di 600 milioni di euro, mentre la plusvalenza netta complessiva, realizzata dalle operazioni, ammonterà a circa 250 milioni di euro.

Secondo l’Ad di Hitachi, Hiroaki Nakanishi

"l’acquisizione si inquadra nella strategia di Hitachi volta alla crescita del ’Social Innovation Business’, mediante la combinazione di tecnologia IT con le nostre valide soluzione infrastrutturali"

Piazza Affari ha accolto positivamente la decisione di Finmeccanica dal momento che, in apertura, alle 9,30, il titolo era in salita dell’1,6%, sotto i massimi di seduta mentre Ansaldo Sts registrava un andamento di gran lunga positivo che la vedeva in salita del 6,7%, portandone il prezzo/azione a quota 9,43 euro, in netto avvicinamento al prezzo di offerta.

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